Vero o no?

“Chiude la posta all’Ipercoop di Savona”, realtà o voci infondate?

La chiusura degli uffici all'interno del Gabbiano è data per certa da dipendenti e sindacati: ma alla direzione del Centro non risulta

Savona. “Cara redazione, potete fare un articolo sui disagi che può creare la chiusura dell’ufficio postale dell’Ipercoop di Savona? Grazie”. Un messaggio come tanti che giungono quotidianamente alla redazione di Ivg.it, ma questo ha qualcosa di particolare: si riferisce a una “notizia” che, a quanto pare, al momento risulta infondata.

Eppure è data ovunque per certa. Lo dicono i clienti, preoccupati appunto come il lettore del messaggio dai disagi; lo dicono i dipendenti, “ci vogliono chiudere”. Lo dicono persino i sindacati: una settimana fa in un comunicato la Spl Cisl dava per fatto il “taglio” delle poste di Corso Ricci (che altro non sono che quelle del Gabbiano) preannunciando addirittura una mobilitazione dei lavoratori.

Peccato, però, che al momento la paventata chiusura non risulti alla direzione del centro commerciale: ad oggi nessuna comunicazione in questo senso è pervenuta agli uffici del Gabbiano. Il che, certo, non significa che non possa arrivare nei prossimi giorni, ma è un indizio del fatto che, se davvero chiusura dovrà essere, di certo questa non è prevista in tempi brevi.

A differenza di un esercizio commerciale tradizionale, infatti, che teoricamente può decidere di chiudere da un giorno all’altro (basta che continui a pagare l’affitto fino al termine del contratto o del preavviso), all’interno di un centro commerciale le regole sono diverse: una chiusura va preannunciata per tempo, almeno 6 mesi prima, altrimenti si incorre in penali importanti. Gli unici “esonerati”, per effetto del decreto Renzi, sono gli enti pubblici: ma Poste è ormai classificato come soggetto privato, sebbene il pacchetto azionario sia detenuto al 100% dallo Stato.

“Per questo motivo, se le Poste avessero intenzione di chiudere a breve, lo sapremmo” spiegano dalla direzione del Gabbiano. Non resta che attendere per vedere se la scure dei tagli si abbatterà davvero anche sull’ufficio di corso Ricci o se, come sostengono gli uffici del centro commerciale, si tratta solo di un falso allarme.

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