“Casa del Nonno” di Varazze, lavoratori da 5 mesi senza stipendio: buone notizie dal vertice in Prefettura

comune municipio varazze

Varazze. Buone notizie per i lavoratori della residenza “Casa del Nonno” di Varazze che da cinque mesi non ricevono le mensilità dovute. Questa mattina in Prefettura era stata fissata quella che in gergo viene definita una “procedura di raffreddamento”, ovvero un incontro per tentare di sbloccare la vertenza, che ha avuto esito positivo.

A comunicarlo sono i rappresentanti della Fp Cgil, Ennio Peluffo, e della Cisl Fps, Giovanni Olivieri, che dall’estate stanno assistendo i lavoratori della struttura varazzina: “Usciamo dall’incontro con un accordo che dovrebbe garantire un po’ di respiro ai lavoratori – spiegano -. Nei prossimi giorni alle 13 lavoratrici dovrebbe essere corrisposta una mensilità e, dopo il 5 di marzo, grazie ad una somma incassata dal Comune per le rette dei dieci posti in convenzione tra amministrazione locale e Casa del Nonno, saranno retribuiti gli stipendi arretrati”.

Da cinque mesi infatti i dipendenti della “cooperativa Salva”, che ha ottenuto in appalto dal gestore della struttura, l’Albergo Ate, il servizio di assistenza agli ospiti della struttura protetta, non sono retribuiti. Un problema che dipende proprio dal gestore della struttura che, oltre a non versare l’affitto al Comune, non paga nemmeno la cooperativa.

Un comportamento davanti al quale il comune di Varazze ha chiesto la rescissione della convenzione attivata con Albergo Ate: “il sindaco Bozzano, che negli ultimi mesi si è attivato molto per risolvere questo problema, ha chiesto ed ottenuto lo sfratto per morosità e l’interruzione dell’accordo. Il prossimo primo marzo quindi la gestione della Rsa sarà affidata temporaneamente ad un altro soggetto.

Inoltre il Comune, trattenendo le rette versate per i dieci posti letto convenzionati dell’amministrazione, pagherà gli arretrati dei dipendenti. L’intera somma infatti è stata pignorata e il 5 maggio ci sarà l’udienza per sbloccare i soldi. Nel frattempo Albergo Ate si è impegnata a pagare il corrispondente di una mensilità ai lavoratori grazie ai soldi incassati dalle rette dei privati ospiti della Casa del Nonno” spiegano Peluffo e Olivieri.

Dal sindacato arriva anche un elogio ai tredici dipendenti della cooperativa: “Hanno dimostrato una serietà ed una professionalità fuori dal comune in un momento di grande difficoltà. In questi mesi non sono mai mancate dal posto di lavoro garantendo la continuità di un servizio essenziale per la comunità” conclude Ennio Peluffo della Fp Cgil.

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