Albisola capo

Bomba d’aereo da 250 chili scoperta nel giardino di una villa di via Torre del Capo

artificieri

Albisola Capo. E’ previsto per martedì prossimo il sopralluogo degli artificieri del genio guastatori della Brigata Taurinense nel terreno della villa di Marcello Galleano,  il vicepresidente e direttore commerciale della Esi, dove giovedì scorso è stata individuata una bomba di metro e pesante 250 chilogrammi, contenente 180 chili di tritolo.

E’ probabile che si renda necessaria l’evacuazione degli abitanti della zona a titolo precauzionale. Il margine di sicurezza va da 500 a 1800 metri, ma la decisione definitiva dipenderà dagli ultimi accertamenti degli specialisti che verificheranno le condizioni della bomba.

L’ordigno,  residuato bellico, è stato trovato casualmente dai tecnici durante lo scavo per l’installazione di una piattaforma elevatrice da parte degli operai dell’impresa edile del geometra Alberto Sacchi. Già nella giornata di ieri gli artificieri ed i carabinieri hanno effettuato un  sopralluogo in via Torre del Capo per poi decidere una nuova ispezione dell’area per martedì 3 marzo.

La bomba venne probabilmente sganciata nell’agosto del 1944 quando l’aviazione americana bombardò la ferrovia nel tratto albisolese nel corso dell’Operazione Dragon mirata a colpire il treno armato nascosto nella galleria del “Buco del prete”. Il bombardamento provocò 18 morti.

Data la pericolosità, anche dopo settant’anni, la sua rimozione non sarà impresa semplice. La bomba dovrà essere estratta dal terreno con mille precauzioni per essere trasportata fino al luogo in cui verrà fatta esplodere.  L’amministrazione comunale attende quindi di sapere quali misure saranno necessarie per provvedere ad informare per tempo la popolazione.

Una situazione che nel 2011 avevano già vissuto i cittadini di Recco letteralmente “sfollati” per consentire lo sminamento di un ordigno da 500 chili (leggi qui).

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