Boissano, battaglia legale per la lapide di Funari: delibera del Comune, “opera non consona”

lapide Funari

A Boissano non si placa la polemica per la lapide di Gianfranco Funari, la targa commemorativa che la figlia Carlotta vorrebbe diventasse monumento pubblico, trovando però risposta negativa da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rita Olivari.

Gianfranco Funari ha soggiornato per vari anni presso il comune di Boissano nella sua abitazione in Borgata Gandarini, ma per il Comune di Boissano l’opera realizzata dall’artista Pep Marchegiani, in memoria del noto conduttore televisivo e cabarettista italiano, deve restare al cimitero, in quanto ritenuta non consona come monumento cittadino.

“La scritta apposta sulla lapide ‘Il popolo italiano pose’ non risulta adeguata alla figura istituzionale del sindaco, rappresentante unicamente la comunità di Boissano” si legge nella delibera della giunta comunale.

Il legale della figlia di Funari, Giorgio Della Valle, ha chiesto ufficialmente spiegazioni al Comune, con il risultato che la giunta comunale è stata costretta a fare una apposita delibera per ribadire la contrarietà alla lapide come monumento cittadino. “L’avvocato della figlia ci ha richiesto la delibera e così continua questa polemica…” dice il sindaco Rita Olivari.

“Le motivazioni di contrarietà manifestate alla Sig.ra Carla Funari in merito alla mancata installazione nel comune di Boissano della lapide commemorativa sono già state espresse e su questo c’è stata una approvazione unanime. Ripeto che si tratto di un ricordo privato, di famiglia, e mi pare inutile proseguire una querelle anche legale su questa vicenda” conclude il sindaco Olivari.

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