Savona. Massimiliano Casareto è tornato in libertà. Il collegio del tribunale ha infatti sciolto la riserva sull’istanza di revoca degli arresti domiciliari avanzata dai legali del quarantaseienne genovese, che era stato arrestato nel giugno dell’anno scorso con l’accusa di violenza sessuale per i presunti abusi commessi (si parla di baci, carezze e toccamenti) nei confronti di tre ragazzini ospiti della casa famiglia “La Mimosa”, in via Boggero a Celle Ligure.
La richiesta era stata avanzata appunto dai difensori di Casareto, gli avvocati Scopesi e Raimondo, mercoledì scorso, al termine della prima udienza del processo che lo vede imputato. A quel punto il collegio del tribunale si era riservato di decidere sull’istanza che alla fine è stata accolta. L’indagato dovrà rispettare l’obbligo di dimora nella provincia di Savona e avrà l’obbligo di comunicare eventuali spostamenti, il luogo di residenza e l’eventuale sede di lavoro.
Ad accusare Casareto ci sono i racconti di tre ex ospiti della struttura, oggi tutti maggiorenni. L’uomo, nello specifico, è accusato in qualità di titolare della casa famiglia “Mimosa”, “abusando della relazione di convivenza”, di aver compiuto atti sessuali nei confronti di tre minori (di età tra i 13 e i 17 anni). In particolare, in più occasioni, dal 2001 al 2006, secondo la Procura, si sarebbe infilato nel letto di uno di loro abbracciandolo, baciandolo e accarezzandolo. Comportamenti che, dal 2005 al 2009, avrebbe avuto anche con un secondo ospite della struttura. Infine anche il terzo ragazzo avrebbe ricevuto “attenzioni particolari” in un caso dopo aver appena finito di fare la doccia.