Politica

Sulla legge elettorale per le regionali è muro contro muro, Melgrati e Lega: “No a salvagente per Paita”

Bagarre in consiglio Regionale

Regione. “Il tempo è scaduto anche se a noi il listino non piace”. Marco Melgrati, capogruppo di Forza Italia – certifica così il muro contro muro sulla legge elettorale in Regione. Le opposizioni, insomma, respingono al mittente la proposta della maggioranza di eliminare il listino e introdurre un premio di maggioranza.

Oggi il capogruppo Pd Nino Miceli ha presentato una richiesta per riportare la discussione in commissione. Ma l’iniziativa non raccoglie consensi. Anche perché, secondo le opposizioni, la proposta sarebbe solo dettata da motivazioni politiche tutte interne ai democratici.

“Il listino ha solo sei posti e sappiamo che Raffaella Paita in campagna elettorale ha promesso sessanta e più poltrone – spiega ancora Melgrati – quindi oggi ha bisogno di eliminare il listino perché creerebbe tantissimi scontenti. Noi non ci stiamo e poi il tempo è scaduto: dovevano farlo a dicembre in commissione, noi eravamo disponibili”.

I tempi, in effetti, appaiono stretti. “Se si vuole si deve fare entro febbraio – certifica Miceli, che respinge le accuse -. La proposta è stata fatta diversi giorni fa e avevamo trovato 28 voti favorevoli in commissione, ora riproponiamo la questione”. L’intenzione sarebbe di introdurre un premio di 16 consiglieri per chi raggiunga il 40% dei voti che diventerebbero 17 dal 40% al 50% e 18 per chi superi il 50%.

Chiude la porta anche la Lega Nord. “Siamo sempre stati – conclude Edoardo Rixi – contro il listino. Dare però premi di maggioranza, magari spropositati, perché sono in difficoltà non è utile o intelligente. La legge elettorale deve essere fatta per dare rappresentanza al voto popolare non certo per salvare il governo Burlando o Paita”.

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