Cronaca

Savona, deve scontare cumulo di pene: Raffaele Uzzauto torna in carcere

Savona. Raffaele Uzzauto, ex presidente dell’Inter Club di Savona, è tornato in carcere. Ad arrestarlo, nel pomeriggio di ieri, sono stati i poliziotti della Questura di Savona in esecuzione di un’ordine di carcerazione emeesso perché Uzzauto deve scontare un cumulo di pene. La condanna complessiva inflitta all’uomo è di sette anni e quattro mesi di reclusione: quattro per la truffa legata al Club nerazzurro, un anno e quattro mesi per circonvenzione d’incapace e due anni per favoreggiamento della prostituzione (di cui due anni già scontati con la carcerazione preventiva).

La pena relativa alla vicenda del favoreggiamento della prostituzione era stata indultata, ma visto che nel frattempo sono arrivate le altre condanne il beneficio è stato revocato. Di conseguenza, non appena le sentenze sono passate in giudicato, dal tribunale di sorveglianza è partito l’ordine di carcerazione per Uzzauto, che era ai domiciliari.

Per ora “Lele” (come lo hanno sempre soprannominato in città) si trova nel carcere Sant’Agostino. Trascorso un mese il suo difensore, l’avvocato Ettore Molino, avrà comunque la possibilità di chiedere nuovamente gli arresti domiciliari per Uzzauto.

L’ex presidente dell’Inter Club Savona, nel 2013, era finito al centro di una maxi truffa che lo vedeva accusato di abusiva attività bancaria e finanziaria, e abusiva attività di investimento o gestione collettiva del risparmio. Secondo l’accusa Uzzauto avrebbe ottenuto da numerosi savonesi, ufficialmente per finanziare le attività del club di via Gramsci, ingenti somme di denaro (si parla di oltre 500 mila euro) che però sarebbero stati in realtà “investimenti” mascherati.

Prestiti che però, stando alle denunce, Uzzauto non avrebbe onorato. Un’attività di investimento e gestione del risparmio che non solo era abusiva, ma, per quanto accertato, non sarebbe stata per nulla vantaggiosa per i risparmiatori.

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