Politica

Regionali, Vaccarezza avverte: “Sia Garaventa o Rixi, ma FI e Lega corrano insieme o non parteciperò”

Vaccarezza dimissioni provincia

Provincia. “Il vero delitto sarebbe fare due coalizioni: a quel punto dovremmo andare a nasconderci. E non so se parteciperei, né all’una né all’altra”. Non usa giri di parole Angelo Vaccarezza, all’indomani della decisione di Biasotti e Berlusconi di candidare l’imprenditore genovese Federico Garaventa alle prossime elezioni regionali: o si va insieme alla Lega, o lui non farà parte del progetto.

Il problema è che il centrodestra, al momento, appare diviso: Carroccio con Edoardo Rixi, forzisti con Garaventa. Da un lato la Lega, per la prima volta data davanti a Forza Italia nei risultati elettorali, fa la voce grossa e pretende di esprimere un proprio candidato; dall’altra in Forza Italia paiono non aver gradito “l’ultimatum” dei vertici leghisti (“O accettate il nostro candidato o andiamo da soli”).

“Io credo che abbiamo un debito nei confronti dei liguri, quello di costruire un’alternativa di centrosinistra mettendo insieme tutte le forze – è l’analisi di Vaccarezza – In quest’ottica lanciare un candidato autonomo non è la soluzione migliore. La Lega ha ritenuto di farlo, scegliendo una persona che peraltro stimo come Rixi; ma credo che fosse onere di Forza Italia scegliere un candidato adeguato, e credo che Garaventa lo sia”.

La vera sfida, ora, è quindi quella di ricucire lo strappo: “E’ necessario lavorare insieme. So che domani sera ci sarà un incontro tra Berlusconi e Salvini: spero che da quell’incontro, come tutti auspichiamo, esca il candidato su cui costruire il progetto. La cosa inaccettabile per me è quell’atteggiamento assunto dalla Lega, ‘o passa il mio candidato o me ne vado’: io sono per l’unità del centrodestra, non metterò mai in atto dinamiche per la divisione”.

“I partiti facciano i partiti – continua l’appello dell’ex presidente provinciale – Il candidato può essere di qualsiasi partito: non ritengo uno scandalo se alla fine sarà un leghista, e peraltro ritengo Rixi una persona di alto livello, adatta per fare il candidato e poi il presidente della regione. Ma ritengo anche che abbiamo l’onere di candidare una persona che possa raccogliere il più ampio consenso possibile, magari pescando anche nello schieramento avversario o quantomeno nella fascia di elettori ‘che sta in mezzo’”.

Un ritratto che si addice più a Garaventa, imprenditore della società civile, che a Rixi, ormai identificato con le posizioni del Carroccio. In ogni caso, l’imperativo è scegliere l’opzione migliore e poi andare insieme, avverte Vaccarezza: “Fare due coalizioni diverse sarebbe delittuoso, dovremmo davvero andarci a nascondere. E, francamente, non so se a quel punto sarei della partita”.

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