Politica

Primarie, le reazioni del centrosinistra all’addio di Cofferati: “Se non ci uniamo rischiamo di perdere”

Cofferati primarie

Liguria. Dispiacere, riflessioni e delusione. Tra chi si rammarica, chi cerca di portarlo dalla propria parte e chi cerca di capire le motivazioni dell’addio, sono molte le reazioni del centrosinistra sulla decisione di Sergio Cofferati di lasciare il Pd.

Se il Pd non si ricompatta, c’è il serio rischio di perdere le elezioni regionali liguri – dichiara il presidente della Liguria – L’uscita di Sergio Cofferati un fatto doloroso e grave. L’ obiettivo della sua parte è perdere le elezioni? I dirigenti della parte sconfitta dovrebbero cercare di ricompattare gli iscritti per cercare di riportare unità nel partito, altrimenti rischiamo di vanificare tutto il vantaggio che avevamo sul centrodestra prima delle primarie”.

Poi un inciso sulla vittoria di Raffella Paita. “Il merito della sua vittoria non può essere addebitato all’inquinamento del centrodestra, non ci sono certo fascisti dalla nostra parte. Io sono cresciuto nel Pci. La vittoria è merito anche dell’enorme lavoro fatto da questa giunta negli ultimi anni. Molti elettori hanno cambiato orientamento anche per questo”, conclude il governatore.

“La scelta di Sergio Cofferati di uscire dal partito mi addolora profondamente e lascia una ferita aperta in una comunità che è uscita sofferente da queste Primarie. E’ una scelta che rispetto, anche se non la condivido, e che ho cercato di scongiurare fino alla fine. Una scelta che segnala un profondo disagio che però non è solo il suo, ma di una parte importante del nostro mondo”. Così il segretario regionale del Pd ligure, Giovanni Lunardon commenta l’addio di Sergio Cofferati. “Ricostruire oggi i presupposti per un’unità non formale e non di facciata è il tema che è di fronte a tutti noi. L’esito di questo sforzo non è scontato. Siamo chiamati noi come partito, io per primo, e in particolare Raffaella Paita come candidata alla Presidenza, a sciogliere i nodi politici che queste Primarie non hanno risolto o hanno aggravato”.

Il segretario provinciale genovese del Pd ha provato fino all’ultimo di convincere Cofferati a restare nel partito. “Mi dispiace molto che abbia deciso diversamente – dichiara Alessandro Terrile – Cofferati individua un disagio profondo che esiste oggi nel partito e nell’elettorato democratico non solo genovese rispetto all’impostazione politica di Raffaella Paita soprattutto in tema di alleanze”. Per Terrile, però, “non è uscendo dal Pd che si solleva una legittima esigenza di chiarezza all’esito di un’elezione Primaria che ancora una volta lascia questioni politiche irrisolte – conclude – è nostro dovere ritrovare unità e dimostreremo con i fatti, anche a quanti pensano oggi di seguire la strada scelta da Sergio, che il Partito Democratico è lo spazio naturale per costruire il rinnovamento della politica e del Paese”.

Dal centrosinistra arrivano anche reazioni più forti. “Cofferati lascia il Pd? Se è così si dimetta da parlamentare europeo. I voti che ha preso sono voti del Pd”. Lo scrive su Twitter Alessia Morani, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera. E aggiunge al messaggio l’hashtag “#civuolecoerenza”.

I Civatiani liguri, invece, non voteranno Raffaella Paita alle elezioni regionali, ma lavorano per preparare un’altra lista. Lo ha annunciato il parlamentare Pd Luca Pastorino al termine di una riunione iniziata dopo le dimissioni dal Pd di Sergio Cofferati. Con lui, tra gli altri, la europarlamentare Renata Briano.

Poi arrivano anche le reazioni delle altre forze di centrosinistra. “L’addio al Pd di Sergio Cofferati, figura di primaria rilevanza nazionale, rappresenta il punto di rottura di un Pd renziano ormai irriformabilmente votato a destra e all’interlocuzione privilegiata con quei settori che un tempo gli stessi DS combattevano”, dice Marco Ravera, segretario regionale di Rifondazione Comunista.

Sel, infine, si dichiara ben felice di sostenere Cofferati. “Qualunque sia la forma con cui Cofferati decidesse di partecipare a una prospettiva per la Liguria sarebbe benvenuta. Se dovesse mai decidere di rendersi disponibile per una candidatura alla Regione, saremmo ben felici di sostenerlo”, dichiara Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale di Sel.

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