Pettirosso ucciso dalla colla per topi a Borghetto, l’Enpa: “Siamo stufi, da ora denunceremo”

pettirosso morto

Provincia. L’anno scorso era accaduto ad una civetta a Cadibona e ad un codirosso spazzacamino ad Albissola Mare, la prima liberata dopo mesi di lavaggi ed il secondo ancora in cura presso la Protezione Animali a Savona, in attesa che gli ricrescano piume e penne; nei giorni scorsi è toccato ad un pettirosso, trovato da una donna a Borghetto S. Spirito, finire prigioniero di una trappola per topi a base di colla.

“La colla per topi ed insetti è un metodo barbaro per eliminare animali non graditi, che vi rimangono intrappolati e sono destinati a morire lentamente ed atrocemente di fame e sete – spiegano dall’Enpa – Ma la trappola, purtroppo di libera vendita, malgrado la Protezione Animali ne chieda da tempo il divieto, non uccide solo l’animale bersaglio ma innocui gechi, pipistrelli, farfalle, uccelli e qualsiasi essere vivente che abbia la sventura di venirne a contatto”.

Il pettirosso è stato consegnato alle cure dei volontari ENPA di Pietra Ligure, ma le su condizioni erano talmente gravi che è morto poco dopo. “Ci vogliono numerosi lavaggi con solventi per liberare gli animali dalla micidiale colla – spiegano i volontari – che rovina irrimediabilmente penne e piume, per cui occorre attenderne la ricrescita naturale, quindi mesi di calvario per il volatile e tanto tempo dei volontari”.

L’ENPA rilancia quindi i suoi appelli ai Comuni perché vietino la vendita della colla per topi, alle drogherie e supermercati perché non la vendano, ai cittadini perché non la acquistino e non la usino: “E’ infatti una miscela di polibutilene e poliisobutilene, la cui ‘scheda di sicurezza’ non è tranquillizzante neppure per gli umani. Esistono infatti metodi incruenti ed efficaci per tenere lontani i topi dai luoghi abitati, senza dover condannare loro ed altri animali ad una morte atroce; l’associazione è stufa di dover assistere all’agonia spaventosa procurata ad animali indifesi da persone insensibili che, se verranno individuate, saranno denunciate alla Procura della Repubblica per maltrattamento di animali“.

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