Liguria. “Dopo l’ignobile episodio delle primarie dove il Partito Democratico ha fatto una figura da cioccolataio (con rispetto per la categoria) ed è uscito dilaniato con la possibile fuga a sinistra della componente massimalista e la ipotesi di una lista a sinistra del Pd, il Partito Democratico cerca di correre ai ripari. Infatti qualcuno tra le poche teste pensanti del partito si è accorto che la Paita, per battere “il Cinese” Cofferati, ha giocato sporco, non solo facendo pagare per votare extracomunitari di tutte le nazionalità (albanesi,cinesi, marocchini, senegalesi ecc…), e non solo, ma promettendo posti in Giunta e nel listino ad un po’ troppe persone, che adesso vogliono passare all’incasso”.
Così dichiara il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati che spiega: “E allora l’idea è quella di tentare di abolire il tanto vituperato “listino” in extremis, per dare più forza elettorale al Pd stesso e evitare di dover “pagare pegno” verso chi ha sostenuto la Paita alle primarie. E non è un caso che a dirlo sia la stessa Paita e che a farle eco sia il Suo fedelissimo “scudiero” e proconsole nel ponente Nino Miceli. Viene da chiedersi perché quando questa proposta (l’emendamento Ferrando) è tornata in commissione, con la disponibilità di Forza Italia e Lista Biasotti a votare a favore, non solo la maggioranza non aveva i numeri (nonostante l’appoggio di buona parte del centro destra) ma non si è arrivati nemmeno ad una votazione?”.
“Oggi il tempo è scaduto. Non sarà certo il Centro-destra – aggiunge l’esponente di Forza Italia – a togliere le castagne dal fuoco a questa amministrazione scadente e in scadenza, che con la fronda a sinistra e la rinnovata unità del centro destra rischia fortemente (e per noi ovviamente è un auspicio) di consegnare la Liguria alla coalizione dei moderati. D’altronde come si può pensare di riconfermare una amministrazione che nei dieci anni della giunta Burlando (e del suo ectoplasma Paita) ha fallito in ogni settore, distruggendo la Sanità, inventandosi una cartolarizzazione contestata dalla Corte dei Conti, non prendendo iniziative sulle grandi opere e infrastrutture (Terzo Valico, in forte ritardo, Erzelli, raddoppio ferroviario del Ponente, desaparecidos, ribaltamento a mare, Gronda, con la farsa dell’approvazione di ieri, dopo dieci anni di immobilismo, trasporti, turismo, lavoro e chi più ne ha più ne metta)”.
“Altro che onorare la legislatura! Forza Italia non è disponibile a “tenere il sacco” a questo Pd fallimentare, che cerca furbescamente di bluffare con una norma che, se volevano, avrebbero potuto approvare mesi fa” conclude Marco Melgrati.