Differenziata a Borghetto, continuano le lamentele: “Bidoni insufficienti, strade invase dai rifiuti”

Borghetto Santo Spirito. “Questa è’ la situazione ieri a Borghetto sulla via Aurelia, mentre la coda di turisti transitava verso l’autostrada”. Non c’è pace per la nuova raccolta differenziata di Borghetto, varata dalla giunta Gandolfo con l’inizio del 2015: dopo le lamentele di due turisti milanesi a ridosso di Capodanno, continuano ad arrivare in redazione segnalazioni di disservizi.

Questa volta si tratta di alcune immagini, scattate da un residente, che ritraggono i nuovi cassonetti stracolmi di spazzatura: l’accusa, oggi come pochi giorni fa, è quella che i nuovi bidoni non sarebbero di dimensioni sufficienti a contenere la “rumenta”.

“La giunta ha deciso di differenziare la raccolta rifiuti asportando i vecchi cassonetti – spiega il residente nella sua segnalazione – sostituendoli con contenitori, a quanto si vede, non adeguati allo smaltimento dei rifiuti prodotti dai residenti”. Opinione simile a quella dei turisti milanesi di qualche giorno fa, che spiegavano come “I nuovi bidoncini della carta sono insufficienti, con due cartoni non ben pressati sono già pieni”.

“Aspettiamo agosto per vedere la strada coperta di spazzatura”, è l’amara conclusione del residente. In realtà la speranza è che i disservizi possano sparire con il termine delle festività, o al massimo entro fine gennaio: il sindaco Gandolfo, pochi giorni fa, aveva spiegato che “Quello che sta accadendo ora è normale, cambiamo gradualmente i bidoni e i cartelli, per cui c’è qualcosa di provvisorio per qualche giorno ma entro un paio di settimane sarà tutto a posto”.

La percentuale di raccolta differenziata a Borghetto è ancora molto bassa (30,6%), e ben distante dal limite minimo di legge fissato al 65%. Per effettuare un vero cambio di passo, spiega il sindaco, si è reso inevitabile operare una rivoluzione nel servizio di raccolta dei rifiuti. “Molti bidoni verranno messi nei cortili dei condomini – chiarisce Gandolfo – In questo periodo abbiamo dovuto lasciare dei punti di raccolta in giro per non creare troppi disservizi, ma in realtà alla fine le isole ecologiche spariranno: libereremo il paese dai cassonetti”.

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