Allarme di Melgrati: “Il Santa Corona rischia la qualifica di DEA di II Livello”

santa corona

Pietra Ligure. “La preoccupazione di poter perdere la qualifica di DEA di II livello per quanto riguarda il Santa Corona di Pietra Ligure è fondata, e si basa su criteri stabiliti dalla nuova normativa nazionale”. A lanciare l’allarme è Marco Melgrati, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale.

“La nuova legge prevede che un DEA di II livello ha stabilito abbia un bacino di utenza di riferimento dai 600.000 ai 1.200.000 abitanti. Purtroppo l’area dove insiste il Santa Corona non ha, oggi, questa caratteristica” spiega l’ex sindaco di Alassio, che per questo motivo ha presentato un’interrogazione urgente in Regione.

E nel consiglio di questa mattina l’assessore Claudio Montaldo ha risposto, rassicurando il forzista sulle volontà della Giunta regionale. “Purtroppo la sua risposta superficiale e non esaustiva mi ha messo in allerta e mi ha molto preoccupato – è la critica di Melgrati – La strada degli accordi extraregionali, fino ad oggi, da quanto mi risulta non è stata percorsa da questa amministrazione, e questo è un fatto molto grave perche la scadenza per adeguare le strutture sanitarie era dicembre 2014”.

“Montaldo ha affermato infatti che per le caratteristiche del Santa Corona, per le sue specialità cliniche, soprattutto legate alla traumatologia, non si corre il rischio di perdere la qualifica di DEA II. Io in realtà resto preoccupato – puntualizza Melgrati – perché la possibilità che i territori di Imperia e Savona rimangano sprovvisti di una struttura di emergenza DEA di II livello potrebbe presto presentarsi”.

“Inoltre tra le discipline che dovrebbero essere presenti in strutture ospedaliere DEA di II livello vi è la Cardiochirurgia, che al Santa Corona non c’è – ricorda il capogruppo di Forza Italia – perché la Giunta regionale ha deciso di tenere nella provincia di Genova, al San Martino ed a Rapallo, Villa Azzurra, le due cardiochirurgie previste per la Liguria, con la conseguenza, negativa, di lasciare scoperto sotto questo profilo tutto il Ponente ligure. In quest’ottica quindi anche l’assenza di attività di Montaldo sui criteri relativi al bacino di utenza desta non poco timore e sospetto. Come si dice a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca: non vorremmo che domani ci trovassimo di fronte all’irrimediabile, con gravi conseguenze per i cittadini del Ponente e della Liguria più in generale”.

“A tutto questo si somma il fatto che la normativa nazionale fissa con una formula complessa il calcolo da eseguirsi per effettuare i tagli dei posti letto ospedalieri per ricondurli entro il parametro di 3,7 posti letto ogni mille abitanti, ma non sappiamo se la nostra regione si sia adeguata. Infatti ad oggi anche su questo fronte non sappiamo cosa è stato fatto perché il Consiglio regionale, con i voti contrari di Forza Italia, aveva approvato un documento che demandava ai Direttori generali tale operazione. Tutto questo è molto grave e visto che ci si avvia verso la fine della legislatura ed il prossimo assessore alla salute certamente non sarà più Montaldo, non vorremmo che si fosse deciso di lasciare la patata bollente alla prossima Giunta regionale”, conclude Marco Melgrati.

Per la giunta ha risposto l’assessore alla salute Claudio Montaldo: “Il Consiglio ha dato mandato esplicito ai direttori generali di procedere ad una nuova attuazione dei parametri ricompresi nella spending review fra cui i posti letto. L’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure – ha aggiunto – rappresenta un punto di riferimento da Ventimiglia fino a tutta la provincia di Savona e, per alcune specialità, è un punto di riferimento per la regione intera. E’ quindi opportuno mantenerne la caratterizzazione di alto livello che ha il suo cuore nella traumatologia e nelle discipline connesse al Dipartimento di emergenza. Ritengo quindi – ha concluso – che sarebbe inopportuno pensare ad una diversa classificazione di questo Dipartimento di emergenza, la nostra posizione e di mantenere la sua classificazione di Dea di secondo livello”.

Melgrati ha preso atto delle rassicurazione dell’assessore, ma si è dichiarato comunque preoccupato e ha ricordato che il suo gruppo aveva votato contro il mandato attribuito ai direttori generali.

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