Cronaca

Savona: sversamento di idrocarburi in zona Torretta, la Capitaneria di Porto dirige la bonifica

Savona. Questa mattina, intorno alle ore 9, è stata rilevata la presenza, nello specchio acqueo portuale di Savona, di una evidente iridescenza di prodotto probabilmente inquinante.

E’ stato disposto l’intervento della dipendente motovedetta CP 863 e di due pattuglie terrestri, che hanno confermato la fuoriuscita di un materiale non facilmente identificabile da un grosso collettore di acque bianche posto lungo il banchinamento sottostante la Torretta; contestualmente la Capitaneria ha attivato il proprio piano locale per fronteggiare gli inquinamenti marini, richiedendo l’immediato intervento della Società antinquinamento portuale, Transmare srl.

Due mezzi nautici ad essa appartenenti, già presenti in porto a Savona, hanno disposto apposite barriere galleggianti di contenimento intorno al predetto scarico di acque bianche, nel quale confluisce anche il rio S. Lucia, ed è iniziata nel mentre l’operazione di bonifica (rimozione del liquido anche con materiale assorbente) dello specchio acqueo circostante, che si è conclusa positivamente dopo circa due ore.

Campioni di prodotto inquinante, valutato in circa 20 litri complessivi, sono stati raccolti da personale dell’Arpal di Savona, chiamato sul posto dalla Capitaneria.

La Capitaneria, competente per materia, ha allertato pure il locale comando di polizia municipale e l’ufficio ambiente del Comune, che hanno inviato in zona personale incaricato di compiere ricerche nella zona cittadina, di notevoli dimensioni, che afferisce le acque di scolo nel collettore in parola, al fine di individuare i responsabili dello sversamento. Tali operazioni di individuazione della fonte, tuttora in corso ed alle quali partecipa anche personale della Capitaneria di Porto, non hanno dato al momento esiti positivi.

Una seconda pattuglia della Guardia Costiera ha controllato anche i tre distributori stradali/marittimi di carburante presenti nella zona della Torretta, ma senza riscontrare alcun elemento riconducibile allo sversamento.

Attualmente continua il monitoraggio dello scarico, dal quale sembra fuoriuscire solo uno stillicidio residuo di materiale inquinante; la barriera galleggiante di contenimento è tuttora attiva e più che adeguata a prevenire ulteriori sversamenti.

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