Albenga. Il consigliere comunale e provinciale di Forza Italia ad Albenga Eraldo Ciangherotti all’attacco del capo gruppo Pd in Consiglio regionale Nino Miceli. Nel mirino la sanità e le promesse fatte dall’esponente savonese del Pd sull’ospedale Santa Maria di Misericordia.
“Nino Miceli sembra il figlio adottivo di Vanna Marchi. Nel suo “publistore della politica” per le prossime regionali, riesce a superare i peggiori teleimbonitori, sino ad arrivare a dichiarare, stamattina, che “in questi anni la Regione Liguria governata dal Partito Democratico ha svolto un lavoro straordinario per alleggerire i conti e diventare tra le più virtuose”. Ma non si ferma qui. Il capogruppo regionale del PD, Nino Miceli, vive questi ultimi mesi di stipendio politico assicurato con il disperato timore di essere rottamato, tanto da arrivare a promettere, per il futuro dell’Ospedale Santa Maria di Misericordia, altri servizi, ad esempio legati all’Oncologia, perché “un malato di tumore di Albenga, per fare un ciclo di chemio, oggi deve andare a Savona”. E chi ha bloccato il servizio di oncologia ad Albenga, se non la Regione Liguria governata dal Pd e da Nino Miceli?”dice Ciangherotti.
“Noi di Forza Italia Albenga avevamo denunciato questo pauroso blocco del servizio di oncologia già nel novembre 2013, quando chiedemmo all’intero gruppo regionale di Forza Italia di presentare un’interrogazione urgente, per impedire la soppressione, ad Albenga, delle funzioni di oncologia che negli anni avevano raggiunto livelli di qualità e funzionalità eccellenti e divenuti punti di riferimento per un territorio più vasto di quello di competenza”.
“Non si può, caro Nino Miceli, adesso giocare così cinicamente sul dolore dei malati oncologici, di quei pazienti appesi per un filo alla vita che trascorrono le loro giornate tra casa e ospedale a contatto diretto con un tumore, per ore e ore seduti su una poltrona a controllare la flebo di chemioterapici che scende lentamente, goccia a goccia. No, caro Nino Miceli, non te lo permettiamo. Non ti permettiamo di utilizzare la malattia dei tumori e tutto il disagio che vivono i pazienti per fare truschini elettorali in vista delle prossime primarie” sottolinea Ciangherotti.
“A breve, nei prossimi giorni, Forza Italia Albenga uscirà con un documento da distribuire nelle case della gente per ricordare cos’era il nostro Ospedale, come lo avete ridotto voi del Pd e quale futuro potrebbe avere con un’Amministrazione regionale di centro destra. L’Ospedale Santa Maria di Misericordia è stato azzoppato negli ultimi cinque anni in maniera vergognosa e, se non avessimo combattuto con oltre 20 mila persone in piazza, il nostro Ospedale sarebbe stato chiuso. Albenga ha un ospedale nuovo e all’avanguardia grazie all’Amministrazione Biasotti, ma, grazie all’Amministrazione Burlando-Paita-Miceli, in cinque anni, ha perso il suo punto nascite, il suo pronto soccorso, il suo reparto di rianimazione, la sua divisione di ortopedia, il suo reparto di chirurgia e il suo laboratorio analisi”.
“Siete riusciti a smontare pezzo a pezzo tutti i reparti, con una politica sanitaria regionale ottusa e vergognosa, che ha colpito il malato e il cittadino albenganese. Promettere, oggi, l’oncologia ad Albenga è ridicolo, perché si tratta di un servizio che l’Ospedale Santa Maria di Misericordia ha sempre effettuato regolarmente fino allo scorso anno. L’Ospedale di Albenga ha bisogno di altro. Ha bisogno prima di tutto di un’amministrazione regionale che sappia fare il proprio lavoro senza sopprimere i diritti dei cittadini. Forza Italia Albenga, di cui mi onoro di fare parte, giocherà tutto il suo impegno sulla sanità, perché il nostro Ospedale torni ad essere baricentrico per il nostro territorio” conclude l’esponente di Forza Italia.