Economia

Imu terreni agricoli, Coldiretti: “Farla pagare in base all’altitudine è discriminante”

gerolamo calleri, presidente Coldiretti Savona

Albenga. Imu sui terreni agricoli: anche Coldiretti alza la voce contro un provvedimento ritenuto fortemente penalizzante. “Coldiretti aveva già sollevato il problema all’ultimo Tavolo Verde del Comune di Albenga – precisa il presidente Gerolamo Calleri -. Tassare i Terreni Agricoli è come mettere una tassa su i macchinari dell’industria. Per le aziende agricole, infatti, il terreno rappresenta il principale fattore produttivo senza il quale non è possibile esercitare nessuna attività agricola, questa manovra rischia di penalizzare pesantemente l’unico settore produttivo che in questo periodo di recessione sta ‘tenendo’ anche dal punto di vista occupazionale”.

“Tengo a sottolineare – continua il presidente di Coldiretti Savona Calleri – che proprio al termine del Tavolo Verde svoltosi presso il Comune di Albenga il 26 novembre scorso, in cui era presente l’Assessore Regionale Raffaella Paita e molto prima che si ‘scatenasse’ la questione IMU, proprio Coldiretti faceva presente che era indispensabile procedere velocemente alla richiesta di stato di calamità a causa degli eventi alluvionali che hanno colpito gran parte dei comuni del Savonese, al fine di sospendere immediatamente le imposte ed in particolare l’IMU sui terreni”.

“Far pagare l’Imu sui terreni in base all’altitudine in cui si trova il palazzo comunale introduce una inspiegabile disparità di trattamento tra campi confinanti appartenenti addirittura allo stesso proprietario – denuncia Calleri -. In riferimento al decreto interministeriale sull’Imu agricola ed in relazione alla scadenza ravvicinata al 16 dicembre che viola il principio della collaborazione sancito dallo Statuto del Contribuente. L’incoerenza del criterio di calcolo genera tensioni sul territorio e rischia di attenuare l’importanza della positiva scelta di differenziare l’imposta a favore degli agricoltori professionali, coltivatori diretti e imprenditori agricoli iscritti nella relativa gestione previdenziale, che continuano a godere, in zone montane o di collina, della esenzione Imu”.

“Riflessi negativi si avranno anche sugli affitti dei terreni agricoli che probabilmente saranno ritoccati al rialzo in quanto i proprietari saranno costretti a ribaltare il costo dell’IMU su le imprese agricole affittuarie. Dal punto di vista sostanziale, si rileva che l’esenzione da Tassazione IMU su i terreni agricoli di proprietà dei Coltivatori Diretti e Imprenditori Agricoli è prevista solo per i Comuni con un altitudine media compresa tra 281 e 600 metri sul livello del mare. Oltre a ciò, il primo dato oggettivo su questa vicenda che ha del paradossale, è che in questo modo si mette in difficoltà tutti, dalle imprese agricole alle stesse Amministrazioni comunali che si vedono applicare a monte un prelievo forzoso mandando in tilt i già precari bilanci” prosegue il presidente di Coldiretti.

“Inotre – conclude Calleri – vista l’incertezza che mette nello sconforto, aziende agricole, soprattutto per quelle duramente provate e colpite da più eventi alluvionali, è indispensabile ricorrere allo statuto del contribuente che prevede che i rapporti tra contribuente e Amministrazione Finanziaria siano improntati sul principio di collaborazione e della buona fede, nonché l’inapplicabilità delle sanzioni e degli interessi moratori in caso di incertezza sull’applicazione della norma”.

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