Economia

Imu, danni non solo per gli agricoltori. Andora: “A rischio anche i conti del Comune”

agricoltura

Andora. “Con una sola norma il Governo mette in crisi il settore agricolo e i conti del Comune. L’Imu sui terreni è una norma inopportuna che danneggia gli agricoltori in un periodo economico delicato e che, per assurdo, toglie al Bilancio del Comune fondi che non ha la certezza di incassare. E’ a rischio il patto di stabilità. Spero che la bozza in pubblicazione sia modificata. Non vogliamo fare gli esattori dello Stato, a causa di norme che ricadono pesantemente sul territorio e sulle quali non possiamo intervenire in alcun modo”.

Non si placa la polemica sul decreto che prevederebbe il pagamento dell’Imu per i terreni agricoli in un’unica rata il 16 dicembre e la revisione delle aree di esenzione. Dopo le associazioni degli agricoltori è Fabio Nicoloni, Assessore al Bilancio del Comune di Andora, a condannare senza mezzi termini il provvedimento. “Una norma che ci coglie di sorpresa e danneggia gli agricoltori. Andora, in quanto considerato comune montano, non ha mai avuto bisogno di deliberare un’aliquota per i terreni agricoli per cui oggi la norma ci impone di applicare l’aliquota al 10,6 per mille, prevista per “altri immobili”, fra cui le seconde case, che era stata deliberata dalla precedente amministrazione – spiega Nicolini – Ad Andora, i terreni agricoli non hanno mai pagato: non capiamo come lo Stato possa aver calcolato che incasseremo i circa 180mila euro che saranno comunque trattenuti dai nostri trasferimenti. Il tutto a dieci giorni dalla scadenza di pagamento e in un periodo dell’anno in cui il Bilancio comunale è chiuso e non si possono fare variazioni”.

Insomma, oltre i conti degli agricoltori, rischierebbero anche quelli della pubblica amministrazione, in allarme per un possibile sforamento del Patto di Stabilità. “Il 28 novembre il Consiglio Comunale ha approvato l’assestamento di bilancio. I giochi sono chiusi e non si può fare alcuna variazione. Ogni giorno – conclude Nicolini – lavoriamo per far quadrare i conti e per assicurare servizi adeguati ai cittadini. Poi, a fine anno, il governo ci fa questi agguati”.

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