Politica

Il sostegno di Orsi a Paita scatena le ire di Civati: “Non resuscitiamo gli ex destra, meglio #farneameno”

pippo civati

Albisola Superiore. Galeotto fu un articolo apparso ieri sul Fatto Quotidiano, a firma Ferruccio Sansa, nel quale il noto giornalista raccontava del sostegno di Franco Orsi, sindaco di Albisola Superiore, alla candidata Pd Raffaella Paita alle prossime primarie. La notizia, arrivata così agli occhi di Pippo Civati, ha portato al lancio di una vera e propria campagna, denominata “Il patto del #farneameno”.

Un sostegno, quello di Orsi a Paita, che non giunge inaspettato: l’ex senatore Pdl ha strizzato l’occhio al Pd ormai mesi fa, e quindi non stupisce una sua “discesa in campo” nella competizione delle primarie. Una scelta che, venerdì, Orsi spiegava così: “Con la Regione abbiamo lavorato bene in questi anni. La città di Albisola ha avuto attenzione, finanziamenti e condivisione da parte della Giunta Regionale uscente. Con l’Assessore Paita si è lavorato in particolare al miglioramento del progetto dell’Aurelia bis e alla realizzazione dello spostamento del casello che toglierei traffico da Corso Mazzini. Per questo sosteniamo la Paita nelle primarie, nell’interesse di Albisola”.

La vicinanza del sindaco albisolese all’assessore regionale uscente verrà ufficializzata questa sera, in un incontro presso il Palazzetto dello Sport di Albisola. Introdurrà Marino Baccino, coordinatore del comitato “Le Albisola per la Paita”, poi seguiranno le relazioni di tre sindaci: appunto Orsi, poi Renato Zunino di Celle e Alessandro Bozzano di Varazze.

Ma se il secondo e il terzo sono sempre stati in “orbita Pd”, il nome del primo ha suscitato lo stupore di Ferruccio Sansa, che ieri sul Fatto scriveva: “A scorrere la lista degli interventi qualcuno ha fatto un salto sulla sedia: ecco Franco Orsi, prima Dc, poi Forza Italia, infine Pdl. Un uomo di Scajola, nonché sostenitore in passato di Luigi Grillo (entrambi arrestati nel 2014). E oggi, si scopre, grande sponsor della candidata Pd. In Liguria, però, ormai non ci si stupisce più di niente: è qui che l’alleanza trasversale centrosinistra-centro-centrodestra è stata sdoganata ben prima che Matteo Renzi la portasse al Governo”.

Con queste parole la notizia ha raggiunto Giuseppe Civati, il “terzo uomo” delle primarie Pd 2013 con Matteo Renzi e Gianni Cuperlo. Il deputato, dal suo blog, ha lanciato uno strale contro Orsi, lanciando anche un apposito hashtag, #farneameno. “Albisola come il Nazareno. Anzi, come il Nazareno primordiale, ante litteram. E insieme al cubo – scrive Civati – Ad Albisola un altro esponente del centrodestra ligure manifesterà il proprio appoggio verso Raffaella Paita, candidata alle primarie (l’altro candidato è Sergio Cofferati)”.

Una strana alleanza, la definisce Civati: “Noi, al posto del Nazareno di Albisola e di una rottamazione che ha il sapore di una ‘resurrezione’ dei personaggi della destra ligure, preferiremmo si prospettasse il patto del ‘farne a meno’. Si può vincere anche senza imbarcare chiunque. E il non-imbarcamento è condizione necessaria per cambiare”.

“La vera sfida ligure (e nazionale) è questa – spiega ancora il deputato Pd – se scegliere un trasformismo alla Depretis oppure se proporre un programma che rappresenti la Liguria migliore, facendo a meno dei contributi dei nuovi (e insieme antichissimi) amici della destra e del centrodestra. Le primarie con tutta probabilità decideranno chi farà il presidente della Regione: e diventano quindi una questione che riguarda il potere, la democrazia, l’alternanza”.

“Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei – conclude Civati – E andare con gli scajolani è già una risposta. Si vota l’11 gennaio. Chi abita in Liguria ci pensi, almeno un po’”.

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