Il freddo di Riga, una scivolata e un guasto rischiano di frenare Eurovespa: sosta forzata per Sciutteri, poi la ripartenza fotogallery

Riga (Lettonia). Il freddo e la capitale della Lettonia hanno messo a dura a prova la resistenza di Simone Sciutteri e di Peyton, la sua Vespa PK50 del 1986. Ripartendo da Riga infatti il viaggio “Eurovespa” – che sta portando Simone ad attraversare l’intera Europa in sella alla sua due ruote – ha rischiato di interrompersi bruscamente.

Sciutteri, cellese di 32 anni, ha dovuto affrontare una serie di incovenienti che avrebbero potuto compromettere la sua impresa (ha già percorso più di 6500 chilometri attraversando i Balcani e scendendo fino ad Istanbul). Prima, appena partito, una scivolata (per fortuna senza gravi conseguenze) e poi il primo vero guasto meccanico del suo viaggio che ha lasciato Simone e Peyton in panne ad una trentina di chilometri da Riga, nel bel mezzo della campagna.

Il “colpevole” della sosta forzata è stato il cavo di accensione della Vespa che, probabilmente complice anche il freddo, si è danneggiato e provocava dei continui corto circuiti. E così, tra un colpo di tosse e l’altro, Peyton alla fine ha alzato bandiera bianca. Simone però non si è perso d’animo e ha cercato subito un riparo e dei “dottori” per la sua Vespa.

I primi ad aiutarlo sono stati una coppia di signori dello sperduto villaggio dove Simone si era fermato: “Mi hanno offerto il pranzo e mi hanno fatto mettere la Vespa in garage. Lì ho potuto constatare che il problema era sempre il cavo di accensione. Ho tentato di ripararlo come potevo e subito mi sembrava di esserci riuscito, ma la ‘toppa’ ha retto per poco”.

A quel punto l’unica soluzione era trovare un meccanico: “L’ho trovato ma era chiuso per ferie. Sono comunque riuscito a contattare il proprietario che ha chiamato i ragazzi che si occupano delle moto e loro sono corsi subito. Hanno lavorato sopra Peyton per quasi 10 ore. Hanno cambiato il cavo che ormai era logorato e hanno sistemato il carburatore” racconta Simone Sciutteri.

La vera sorpresa è arrivata al momento di pagare il conto: “Mi hanno chiesto 20 euro. Io gli ho lasciato 80 euro – racconta Simone – però gli ho detto che se restavo di nuovo a piedi in Lettonia mi dovevano venire a prendere loro”. Una volta rimesso in piedi Peyton, Simone è tornato a Riga per riposarsi prima di rimettersi “on the road”.

Questa mattina, con una temperatura esterna di -18, il viaggio è finalmente ricominciato. “Non lo vedo come un ritardo, in fondo non sono molto indietro rispetto alla tabella di marcia. Anzi spero che questi due giorni siano serviti per risolvere i problemi tecnici una volta per tutte”. A causa dell’inconveniente, Sciutteri non saluterà il 2015 ad Helsinki come aveva preventivato, ma a Tallinn, capitale dell’Estonia.

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