Economia

Gavarry, si spengono le speranze di un salvataggio: aperta la procedura concorsuale di fallimento

gavarry quiliano

Quiliano. Si chiude oggi la storia dell’azienda Gavarry, storico saponificio albisolese, che da qualche anno si era trasferita a Valleggia, nel comune di Quiliano.

Nella giornata odierna, infatti, si è aperta la cassa integrazione straordinaria, dato che l’azienda ha depositato in Tribunale la richiesta di concordato preventivo. I lavoratori, trenta, sono stati posti in cassa integrazione straordinaria o potranno scegliere la mobilità volontaria.

“Termina oggi l’era di un’azienda storica del territorio – afferma Tino Amatiello, segretario provinciale della Filctem Cgil -. A nostro parere poteva ancora essere salvata, se ci fosse stata la volontà dell’attuale direzione di trovare soluzioni esterne. Infatti siamo venuti a conoscenza di alcune offerte ricevute dall’azienda, che però non sono state considerate nella dovuta maniera”.

Sfumano quindi le speranze che erano maturate ad inizio novembre, quando iniziarono a circolare le voci relative ad una cordata di imprenditori interessata all’acquisto dello stabilimento. “Imputiamo all’azienda la volontà di chiudere – dichiara Amatiello – perché una settimana prima del concordato preventivo ha affidato un ramo commerciale, compreso il marchio, alla moglie del principale azionista e ad un azionista di minoranza”.

“Riteniamo sia stata una scelta grave che può aver portato all’allontanamento di eventuali acquirenti. L’azienda nell’ultimo anno è partita con l’idea di mantenere solamente Carli, Amande e Philip Morris, i tre contratti commerciali che rendevano di più – conclude -. Ma l’occupazione è rimasta a zero”.

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