Cronaca

Frana Finale, eccessivo chiudere le strade? Il geologo Alberelli spegne sul nascere ogni polemica fotogallery

Finale L. Domenica mattini i cittadini di Varigotti hanno scelto di manifestare il loro disagio per la chiusura dell’Aurelia e della strada provinciale delle Manie attraverso un flash mob. Un evento che ha visto una massiccia adesione da parte dei residenti della zona che, proprio a causa dello smottamento provocato dal maltempo, da quasi un mese sono isolati da Finale. Un problema che il Comune sta cercando di risolvere nel più breve tempo possibile, ma inevitabilmente prevede dei tempi tecnici ben precisi.

Proprio a margine del flash mob qualche cittadino ha puntato il dito contro l’amministrazione che sarebbe stata eccessivamente prudente nel decidere di chiudere sia l’Aurelia che la Provinciale. A supporto di questa tesi è stato tirato in ballo un sopralluogo tecnico effettuato dal geologo Gianpiero Alberelli. A spegnere sul nascere qualsiasi tipo di polemica o possibile fraintendimento sulla questione ci pensa lo stesso Alberelli che spiega come sono andate le cose.

“E’ vero che ho fatto un sopralluogo sulla frana alla Manie, all’altezza del civico 17. Era il 16 novembre, una domenica mattina. Come cittadino finalese e geologo ho preso visione della situazione, sia sulla Provinciale che sull’Aurelia, e in quel momento la frana si limitava ad una coltre e una pianta. Per quello che ho visto io, da una ricognizione solamente visiva, non c’erano lesioni sulla casa, sul muro di contenimento e sull’asfalto. La frana si limitava quindi a quel crollo di materiale detritico. Ci tengo a specificare quindi che questa era la situazione di quel momento, quando io ho fatto il sopralluogo” spiega il geologo Alberelli che chiarisce di non aver mai ricevuto dal comune un incarico per eseguire una perizia o consegnare una relazione.

“Io dopo quella domenica non sono più tornato in quella zona per sopralluoghi, ma se sono state prese certe decisioni evidentemente i colleghi hanno fatto le loro valutazioni” aggiunge Gianpiero Alberelli (che di recente è anche diventato presidente del comitato “Difendiamo le nostre valli”). Per concludere ilo professionista ci tiene a ribadire quindi che il suo sopralluogo non deve essere strumentalizzato: “Ripeto che io posso rendere conto della situazione di quella domenica mattina, ma non di quello che è successo dopo. La decisione di chiudere la strada infatti è stata presa in un momento successivo”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.