Andora. “Lascio perché l’episodio del taglio delle gomme è talmente grave che non mi fa più stare sereno”. Spiega così Filippo Scola la decisione, annunciata ieri, di lasciare la scena politica di Andora: il gesto intimidatorio di fine novembre ha fatto riflettere l’ormai ex presidente di ViviAndora fino al punto da convincerlo a dimettersi.
“E’ stato un episodio brutto, alla vigilia di un consiglio comunale su temi importanti – ricorda Scola – la polizia mi ha chiesto se avevo nemici personali, o legati alla sfera affettiva o a quella lavorativa, ma vivo una vita tranquilla: si trattava per forza di una intimidazione politica”.
Quella delle gomme tagliate, però, è stata solo la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. “Ero già amareggiato dal percorso degli ultimi mesi di ViviAndora. Una parte politica, che oggi è in amministrazione, ha deciso di inquinare le nostre primarie, un’esperienza nuova per un paese piccolo come il nostro e che avrebbe dovuto essere democratica. Una sana competizione che non è stata tale nel momento in cui un certo numero di persone, apertamente schierata dalla nostra parte, ha deciso di inquinarla”.
“Come presidente avevo i numeri dalla mia parte – continua – ma poi, facendo le primarie, ci siamo aperti al nemico. Non so nemmeno quanto sia colpa del mio avversario Franco Bruno, se abbia semplicemente accolto un invito arrivato da altre parti o se sia stato lui a spingere per questa soluzione. Ma il tutto mi ha segnato negativamente”.
Da qui la decisione di lasciare la politica: al posto di Scola in consiglio entrerà Marisa Castiglia. “E’ sicuramente una parentesi triste, dopo 20 anni di vita amministrativa – ammette Scola – ma le gomme tagliate mi hanno fatto riflettere su un malessere che in realtà durava da tempo. Anche guardando cosa sta succedendo adesso con Raffaella Paita e le primarie regionali: c’è un accanimento in politica che non mi appartiene”.
Il suo compagno-avversario, Franco Bruno, non fa polemica. “Mi dispiace che lasci, è un politico capace – commenta – purtroppo si è spaventato, non posso che prenderne atto. Anche se sapevo già prima che stava pensando di uscire dalla politica: non era contento delle elezioni, ma neanche noi lo eravamo. E questi primi mesi della nuova giunta dimostrano che sono inesperti e incompetenti, hanno già preso diverse cantonate”.