Vado L. “Paragonare il pur valido studio dell’IST al più approfondito e specifico studio commissionato dalla Procura, mirato, da quanto è dato di sapere, alle specifiche correlazioni tra le emissioni della centrale di Vado e lo stato di salute dei cittadini coinvolti dalle emissioni stesse appare fuorviante”. A sostenerlo è l’ex assessore all’ambiente della Regione Liguria Franco Zunino, esponente del Prc, che ricorda il lavoro svolto dall’IST a riguardo della mortalità in Provincia di Savona nel periodo 1999-2004 per conto dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Liguria.
Lo studio metteva già in rilievo alcune criticità nel comprensorio savonese soprattutto per quanto riguarda non solo la “mortalità totale”, ma anche e soprattutto la mortalità correlata alle malattie dell’apparato circolatorio, alle malattie ischemiche del cuore, all’infarto miocardico acuto e all’ictus (esistono studi scientifici che mettono in correlazione tali malattie con fattori legati all’inquinamento atmosferico, in particolare alle polveri sottili e ultrasottili)”.
“Lo studio dell’IST, pur rappresentando un punto di partenza molto importante e che andava ad aggiornare un analogo studio relativo agli anni 1988-1998, auspicava e necessitava ulteriori e specifici approfondimenti epidemiologici, evidentemente a carico del settore sanitario e che naturalmente necessitavano di tempi e risorse ben maggiori di quelle destinate allo studio IST (37.000 euro), al fine di poter determinare con precisione l’effettivo collegamento tra le varie fonti di emissioni inquinanti e le specifiche conseguenze sullo stato di salute degli abitanti del territorio. Per questo non si può paragonare all’indagine specifica svolta dagli organi inquirenti” conclude l’ex assessore all’ambiente.