Rifiuti in Liguria, Legambiente ribadisce: “No agli inceneritori”

rifiuti finale

Liguria. Rifiuti e polemiche in Liguria. Legambiente Liguria ha appreso a seguito della sessione del consiglio regionale dedicata all’emergenza rifiuti la volontà dell’assessore al Ciclo dei Rifiuti, Raffaella Paita, di riscrivere il Piano regionale sulla loro gestione.

Legambiente ha partecipato nei mesi scorsi alla fase di consultazione prevista dal percorso della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), presentando le proprie osservazioni e apprezzando il Piano in particolare per l’esclusione degli impianti di incenerimento rifiuti come soluzione finale per la chiusura del ciclo.

“Di questo Piano – commenta Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria – attendevamo, dopo il lungo iter espletato, la discussione in Consiglio regionale per arrivare alla sua approvazione. Alcuni passaggi delle interviste rilasciate dall’assessore ci preoccupano, valutato che si prospetta una emigrazione dei rifiuti liguri per alimentare fuori regione inceneritori ‘scarichi’ a causa della raccolta differenziata. Questa visione va a discapito di un modello virtuoso e circolare dell’economia che vede i rifiuti come materiali post consumo, da riciclare e trasformare per produrre localmente nuovi posti di lavoro. Il trasposto fuori regione e la combustione dei rifiuti produrranno costi elevati non solo a livello economico ma anche sanitario alimentando la produzione di gas clima alteranti. Questi costi saranno quindi a carico della collettività. E’ inaccettabile per noi, se verrà confermata questa prospettiva, passare dalle discariche all’incenerimento facendo tornare indietro di dieci anni il dibattito sulla gestione dei rifiuti in Liguria”.

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