Economia

“Ricerca e innovazione” le ricette anticrisi per la floricoltura ligure secondo Coldiretti

Basilico serre agricoltura

Albenga. “Quali prospettive per la floricoltura ligure”. E’ il titolo del convegno organizzato da Coldiretti Liguria per lunedì 1 dicembre, alle ore 9,30, presso la Sala Gallinaro della Cooperativa “L’Ortofrutticola” di Albenga. Durante l’incontro sarà presentata una “rinnovata strategia di crescita del settore”.

“Il florovivaismo sta attraversando una crisi che sembrerebbe non dare troppo spazio all’ottimismo. I recenti eventi calamitosi e un andamento climatico sempre più incerto rappresentano la punta di un iceberg: aziende in difficoltà economiche, deperibilità della pianta in fiore, mancanza di marketing e comunicazione, logistica difficile, scarsa programmazione colturale, strategie commerciali, nessuna coltura di collaborazione. Ma allora, ha ancora senso avere un’azienda florovivaistica? C’è ancora chi acquista piante in vaso? Ci sono nuovi mercati? Ma è vero che in ogni crisi c’è una opportunità?” sono gli interrogativi ai quali il convegno cercherà di dare risposta.

“Coldiretti Liguria ritiene che il potenziamento della filiera florovivaistica rappresenti una importante opportunità di crescita per l’economia ligure – spiega il presidente di Coldiretti Germano Gadina – e tale importanza è rappresentata dall’anomalia tutta ligure che vede il settore floricolo rappresentare circa l’80% dell’intera PLV agricola della Liguria, per un valore stimato di circa 500 milioni di euro”.

“La concorrenza dell’Olanda è sicuramente quella più forte: storicamente gli olandesi sono sempre stati ottimi produttori e ottimi commercianti, ma adesso stanno diventando anche ottimi innovatori – prosegue il Presidente di Coldiretti Liguria Germano Gadina -. Il Piano Nazionale del settore Florovivaistico recentemente approvato e il nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 possono essere strumenti di rilancio e di potenziamento economico del settore. Oltre a questi due strumenti vi sono importanti opportunità economiche a favore della ricerca applicata e delle imprese agricole”.

“I cardini del rilancio sono rappresentati dalla ricerca, indispensabile per l’innovazione di prodotto e di processo, dall’applicazione della ricerca presso le imprese liguri e da rinnovate strategie di mercato che mirino a consolidare i rapporti con i tradizionali acquirenti (Nord-Europa, Svizzera, Russia e Giappone). Per perseguire tali obiettivi, posto che il PSR possa essere lo strumento economico, occorre avere adeguati strumenti normativi e individuare le scelte produttive più corrette, posto che, come ricordato sopra, il settore floricolo si caratterizza come un settore a forte tasso di innovazione. Nel convegno proveremo a fare una corretta sintesi di questi ambiziosi obiettivi” prosegue Gadina.

“Attualmente in Italia operano 32.000 imprese florovivaistiche (il 3% sul totale delle aziende agricole italiane), che producono il 7% della PLV agricola (2.500 Meuro) utilizzando lo 0,4% (36.000 ha) della SAU e realizzando un attivo della bilancia commerciale del settore pari a circa 70 – 80 milioni euro.. (fonte CFS – Regione Liguria; Le aziende florovivaistiche liguri impegnate nella produzione sono oltre 6.100 con 14.300 addetti, mentre sono 21.600 gli occupati nell’intera filiera. La produzione del Distretto del ponente costituisce circa il 20% del totale del valore produttivo nazionale e nel suo territorio operano 5.500 operatori commerciali, 410 grossisti e 140 esportatori con un movimento medio di cento autotreni che riforniscono quotidianamente le altre province italiane” conclude il presidente di Coldiretti.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.