Politica

Provincia, Berruti: “Più facile collaborare con Giuliano. Primarie? Io penso al Confuoco…”

Savona. Dovrebbero arrivare questa mattina le dimissioni di Angelo Vaccarezza da consigliere provinciale. L’ex presidente (che, secondo i bene informati, avrebbe dovuto in origine essere il vice di Monica Giuliano) starebbe meditando un addio clamoroso, le cui ragioni verranno spiegate questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Nervi.

Nel frattempo si attende di capire chi sarà a questo punto il vicepresidente: Giuliano ancora ieri, durante le celebrazioni del 4 novembre, non si è voluta sbilanciare, trincerandosi dietro un laconico “C’è tempo, ora pensiamo a lavorare”.

E tra chi guarda con curiosità al nuovo corso provinciale c’è anche il sindaco di Savona, Federico Berruti. “Intanto rivolgo un saluto a Vaccarezza che ha terminato il suo mandato – esordisce il primo cittadino savonese – pur avendo posizioni politiche diverse c’è sempre stato un rapporto, oltre che di rispetto, anche di amicizia personale. Naturalmente con Monica ad amicizia e stima si aggiunge un’affinità politica che rende naturalmente più facile e più naturale un rapporto di collaborazione”.

“Monica è molto giovane, ma è un amministratore esperto – continua Berruti – che guida una città complicata e fondamentale come Vado e che mette nella guida della Provincia la sua energia, in un momento difficilissimo perché la Provincia oggi ha un fabbisogno di risorse in gran parte insoddisfatto. I compiti della Provincia sono concreti, riguardano le strade, la pulizia dalla neve, la gestione di gran parte degli istituti scolastici… Monica è alle prese con temi importanti, tutti noi cerchiamo di darle una mano anche se naturalmente non ne ha bisogno, c’è grande collaborazione nei suoi confronti”.

Nessuna pressione, però, sul nome del vice: “Non do suggerimenti, anzi ne chiedo – si schermisce Berruti – Giuliano deve svolgere la sua azione in assoluta serenità. Nell’organizzazione di una squadra il capitano deve essere libero: farà le scelte che deve fare, e noi la sosterremo”.

Anche Berruti è da tempo alle prese con una scelta da compiere, quella di mettersi o meno in gioco nelle prossime primarie del Pd che decreteranno il candidato alla presidenza della Regione nelle elezioni del 2015. Una prima discesa in campo, quindi il ritiro nel momento in cui è parso chiaro che Berruti non avrebbe avuto le firme sufficienti per correre. Quindi le voci di un nuovo ripensamento. Ma a precisa domanda, Berruti glissa: “Il 21 dicembre ho il Confuoco, che è l’appuntamento che quel giorno mi preoccupa di più conoscendo la vena polemica di Cerva. Mi sto occupando di quello…”.

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