Politica

Provincia, botta e risposta. Miceli: “Deleghe Chiangherotti errore o orrore?”. La replica: “Non conosce la parola lavoro”

Savona. Neanche ventiquattro ore e il nuovo assetto della Provincia di Savona fa già discutere. Ieri il presidente Monica Giuliano ha assegnato le deleghe ai consiglieri provinciali, oggi è già bagarre. A dare il via è Nino Miceli, capogruppo Pd in Regione Liguria, che, tramite il proprio profilo facebook, attacca Eraldo Ciangherotti: “Non ho capito: ma le sue deleghe in provincia – scrive Miceli – sono un errore o un orrore?”.

All’ex assessore ai servizi sociali del comune di Albenga sono andate le competenze in urbanistica, politiche attive del lavoro e formazione professionale. E proprio da lui arriva, sempre via social network, la replica a Miceli.

“Se le deleghe affidatemi dal Presidente della Provincia Monica Giuliano siano “un errore o un orrore” non sta a me giudicarlo – spiega – ma all’intera collettività che attraverso sindaci, assessori e consiglieri mi ha portato in provincia. Certo è che l’ultimo degno di parlare nel merito è proprio il consigliere regionale del PD Nino Miceli, campione di fancazzismo politico a vita, per non aver mai provato sulla propria pelle il significato della parola “lavoro” e per essere noto “mantenuto della politica” senza mai aver prodotto nulla a favore del territorio. Sindacalista delle cooperative rosse, sempre in prima fila per un avvicendamento di poltrone necessario a garantirgli il vitalizio di sopravvivenza”.

“Al termine del mio mandato – è la sfida di Ciangherotti – vedremo se avrò realizzato qualcosa di buono nelle politiche del lavoro e sull’urbanistica. La sfida è interessante e la vivrò con impegno e passione autentiche, soprattutto per essere un incarico politico non retribuito”.

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