Cronaca

Maltempo, polemiche ad Alassio. L’assessore Vinai ribatte ad Avogadro: “Solo propaganda su grave evento calamitoso”

Alassio. “Preciso che non vorrei entrare in polemica con il signor Avogadro, ma i suoi continui attacchi mi costringono a ribattere e fare alcune doverose precisazioni. Nel momento di maggiore urgenza avrei voluto vedere l’ex sindaco al lavoro con una pala in mano, vicino ai cittadini alassini ad aiutarli nel momento del bisogno, ma così non è stato…”. Inizia così la replica dell’assessore comunale Angelo Vinai alle accuse dell’ex sindaco Roberto Avogadro che ha criticato la gestione dell’emergenza maltempo sul territorio alassino martoriato dalle intense piogge.

“Molti rallentamenti e problemi che abbiamo riscontrato nell’emergenza sono dovuti anche a scelte e procedure che abbiamo ereditato dalla sua amministrazione. Ci tengo anche a sottolineare che, compatibilmente con i mezzi e le risorse a disposizione, la ditta incaricata ha svolto un ottimo lavoro per ripristinare l’ordine e la pulizia” afferma Vinai.

“Non essendo umanamente possibile risolvere immediatamente un problema causato da un evento climatico di proporzioni decisamente straordinarie, ritengo che sia stato fatto tutto il necessario; basti pensare che nel giro di dieci ore dall’evento alluvionale la passeggiata Dino Grollero e il Budello di Alassio erano percorribili e i negozi e locali hanno ripreso la loro regolare attività. Sono consapevole che ci siano ancora alcuni piccoli interventi da eseguire per ultimare le operazioni di ripristino delle aree colpite dalla calamità, ma rispetto a ciò che è già stato fatto, l’entità dei lavori residui è comunque esigua”.

“Vorrei ricordare all’ex senatore Avogadro che trovo alquanto paradossale tutto questo accanimento nei confronti del mio operato, anche in considerazione del fatto che in passato, sia prima della campagna elettorale sia dopo la vittoria della sua amministrazione, non mi ha risparmiato inviti a passare dalla sua parte. Desidero, altresì, ricordare al mio illustre interlocutore che il sottoscritto si trova comunque nella condizione di poter decidere se rassegnare o meno le proprie dimissioni, a differenza sua, che è stato letteralmente cacciato politicamente dalla città e da molti della sua maggioranza; infatti non è un caso che non ci sia più stata una sua candidatura alle ultime elezioni comunali” conclude polemicamente l’assessore alassino.

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