Cronaca

La “priority” non basta, ancora un rinvio del processo a Tomaso Bruno: “Difficile capire cosa succede”

India. Nemmeno ottenere la “priority” è servito. Il processo a Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, condannati all’ergastolo per l’accusa di omicidio, questa mattina ha subito l’ennesimo, inspiegabile, rinvio. Nonostante il caso fosse in cima alla lista delle udienze la Corte Suprema Indiana non lo ha discusso e di conseguenza è stato rinviato ancora.

Una scelta che ha lasciato senza parole la mamma di Tomaso, Marina Maurizio, presente in aula per seguire il processo: “Quello che è successo oggi in Suprême Court sarà di difficile comprensione per tutti! Pur avendo ottenuto la priority, davanti a noi c’era un caso il cui dibattimento era già iniziato martedì scorso e quindi aveva la precedenza”.

“I nostri legali – spiega Marina Maurizio – questa mattina hanno nuovamente ‘menzionato il caso’ e i Giudici hanno confermato la loro disponibilità ad esaminarlo quanto prima. Questa mattina ero presente, insieme all’Ambasciatore Daniele Mancini, ma sinceramente a questo punto rinuncio a capire o meglio a voler capire. Aspetterò gli eventi dei prossimi giorni e/o delle prossime settimane”.

La mamma di Tom domani tornerà a casa: “Rientro in Italia, ho un impegno famigliare molto importante lunedì a Bologna: la laurea di mia figlia Camilla. Resto comunque sempre fiduciosa e sempre con la speranza che da un momento all’altro la situazione si sblocchi. Qui in India – conclude Marina Maurizio -, ormai ho capito da tempo, non bisogna porsi degli obiettivi certi…tutto è sempre in balia di eventi a noi incomprensibili!”.

Tomaso ed Elisabetta sono rinchiusi nel carcere di Varanasi da oltre 4 anni, accusati di aver ucciso il loro compagno di viaggio Francesco Montis e sono stati condannati in primo e secondo grado all’ergastolo.

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