Ceriale sott’acqua e la minoranza consigliare va all’attacco. Il consigliere comunale Luigi Giordano infatti punta il dito contro la mancata pulizia e la politica del cemento: “Ceriale allagata, passata l’onda emotiva delle frane e delle inondazioni, facciamo sempre pochissimo. Non possiamo più accettare alibi sulla sicurezza del territorio”.
“Non sono i fiumi che inondano siamo noi che li costringiamo e se fosse frutto delle modifiche del clima ciò non sarebbe un’attenuante, ma un’aggravante per ciò che è avviene. Ogni volta che costruiamo – prosegue il consigliere comunale -, consumiamo un pezzetto di suolo. E questo fa sì che l’acqua piovana scorra in superficie senza essere riassorbita. In questi casi arrivano nelle fognature e nei fiumi e torrenti quantità d acqua tali che non riescono a essere smaltite. I fiumi si riprendono lo spazio. Servono misure compensative. Quando costruisco devo pensare, ma l’acqua dove la faccio andare? E lasciare uno spazio di suolo libero adeguato Serve una legge, serve il buon senso”.
“A Ceriale a parer mio i soldi ci sono per mettere in sicurezza i rii, specialmente rio San Rocco, basta rimandare il lavoro della passeggiata a levante che sono centinaia di migliaia di euro, inoltre ci sono anche i 400.000.00 mila euro che l’ufficio tecnico ha a disposizione da spendere entro l’anno e possiamo creare la sicurezza necessaria. Volontà, ci vuole volontà” conclude Giordano.