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Calcio e allerta meteo 2, tutto fermo dalla Prima alla Terza Categoria: ecco come la pensano gli allenatori costretti ai “box”

Celle Ligure Vs Pietra Ligure

 

Savona. L’allerta meteo ferma, per la seconda volta, il calcio dilettantistico in provincia di Savona. Saltate alcune partite in Eccellenza e Promozione, si ferma tutto il programma dei campionati di Prima (girone A), Seconda (girone AB), e Terza (Sv/Im) Categoria.

Fino a qualche anno fa, i rinvii erano prerogativa solo di qualche partita, qui e lì, con la Valbormida a farla da padrone.

Da qualche tempo, da questa stagione in particolare, tutto sembra cambiato. Le preoccupazioni legate alle forti piogge che da tempo colpiscono la Liguria, ha indotto la Federazione a rinviare, preventivamente, tutto il programma.

Ma gli allenatori non sembrano particolarmente sconvolti dai cambi di programma. Anzi, approvano con convinzione la scelta della federazione.

“Io sono d’accordo con la federazione – dice in modo diretto e senza mezze misure Cesar Grabinski – Se c’è allerta meteo bisogna stare a casa. Con tutta la pioggia delle settimane scorse, la terra è molto fragile e basta  pochissimo per una frana”.

Il Celle dell’allenatore argentino avrebbe dovuto giocare contro il Camporosso ma l’ex giocatore di Savona e Vado pensa che altre siano le cose importanti: “L’avevo già sottolineato quando c’era stato l’alluvione a Genova. Stiamo parlando sempre “solo” di partite e non mi stancherò mai di dire che bisogna viverle con più serenità ed allegria”, conclude Grabinski.

Non molto diversa l’idea di Fabio Musso. L’allenatore del Valleggia, che oggi avrebbe dovuto giocare a Plodio, commenta così il rinvio della giornata di campionato: “Due rinvii in un mese non sono così cosa rara – esordisce – A Plodio c’è il campo in terra battuta e probabilmente il rinvio ci sarebbe stato lo stesso. Problemi? Certamente. Se i recuperi saranno a gennaio salteranno i week end di squadra sulla neve a Cervinia”, commenta sorridendo Musso.

“Spero solo, però – conclude Musso – che i recuperi si giochino a gennaio nelle settimane che erano previste per lo stop. Giocare a metà settimana, infatti, per noi sarebbe un problema visto che i ragazzi lavorano ed è, comunque, problematico riprogrammare gli allenamenti in strutture condivise con altre società.

Su posizioni leggermente diverse, Mario Pisano, allenatore dell’Andora. Ma nemmeno più di tanto.

“Penso che questi continui rinvii siano figli della paura di molti amministratori di avere delle responsabilità su eventuali situazioni molto a rischio – commenta l’allenatore della squadra capolista del girone A in coabitazione con il Pietra Ligure – Come biasimarli visti i recenti avvenimenti in Liguria. L’organizzazione del lavoro cambierà nelle settimane dove bisogna recuperare quando bisognerà modulare il lavoro in funzione dell’impegno infrasettimanale”, conclude l’allenatore.

Scendendo in Terza Categoria, la parola del leader del campionato, Amedeo Di Latte è questa: “Giusto fermare i campionati; almeno quelli dilettantistici – dice l’allenatore della corazzata del girone – Far mettere in strada tanti ragazzi rischiando la loro vita sarebbe da incoscienti. So cosa significa visto che ero in autostrada il giorno dell’alluvione a Genova ed ho avuto paura.

Cosa cambia? Poco. A vedere il bicchiere mezzo pieno, utilizzo  la pausa per recuperare qualche infortunato. Ci saranno cicli di lavoro più compressi date le varie soste e, quindi, in questo periodo c’è una fase di mantenimento della condizione prima della sosta natalizia ma cambia poco”, conclude l’allenatore del Fc Alassio che avrebbe dovuto far visita al Sassello.

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