Liguria. “Negli ultimi 50 anni sono stati spesi qualcosa come 16 miliardi di euro per sopperire ai danni delle alluvioni, e 52 miliardi per frane e alluvioni dal 1951 al 2009. Se quei soldi fossero stati usati per la prevenzione e la tutela del territorio forse non saremmo qui a piangere per gli ennesimi morti e per una città e una regione messe in ginocchio da un mese di devastazioni”. Così recita la nota stampa diffusa dai parlamentari liguri del Movimento 5 Stelle, Sergio Battelli, Matteo Mantero e Simone Valente, in risposta a quella del presidente Burlando e dell’assessore Paita riguardante l’annuncio dello stanziamento dei 379 milioni per lo scolmatore del Bisagno e terzo lotto.
“Altri milioni di euro che se arriveranno andranno persi – accusano i tre parlamentari – in altre grandi opere che, come si lascia intendere nelle agenzie di stampa dato il loro carattere di somma urgenza, potrebbero essere affidate senza gara e senza controlli facendo la felicità dei soliti imprenditori o meglio ‘prenditori’ amici. O peggio non vedranno mai la luce, come successo, nei casi divenuti tristemente noti, in seguito ai luttuosi eventi delle ultimi mesi: del resto quando Burlando pensa alle grandi opere, non pensa alla messa in sicurezza del territorio bensì a Gronda e terzo valico”.
“Il Movimento 5 Stelle ha delle proposte immediate e concrete – annunciano – per provare a risalire la china in cui anni di scellerata gestione politica e territoriale ci hanno spinto e sono ad esempio: la sospensione dei mutui per gli edifici alluvionati attraverso il fondo di emergenza bancario, la sospensione delle tasse comunali per gli alluvionati, un contributo straordinario ai Comuni, contributi per gli immobili danneggiati e l’esclusione del patto di stabilità interno delle risorse impiegate nell’emergenza e il ripristino delle opere danneggiate”.
Anche nel medio e lungo periodo il M5S propone interventi di difesa del territorio al posto delle grandi opere: “Geobonus fiscali al 65%, già presentati nella legge di stabilità e bocciati dal Governo, per gli interventi di mitigazione del dissesto, una gestione emergenziale preventiva attraverso lo stanziamento annuale di fondi per la prevenzione delle alluvioni e la salvaguardia del territorio attraverso una corretta gestione del paesaggio”.
“La nostra proposta per risollevare la Liguria è a disposizione di tutti, anche del PD nel caso volesse, per una volta, fare gli interessi di tutti in Liguri e non solo di alcuni”, concludono Battelli, Valente e Mantero.