Cronaca

Assolto dall’accusa di pedofilia, madre della presunta vittima si sfoga: “Mia figlia è attendibile, contro di noi dette falsità”

tribunale Savona aula

Ponente. Una sentenza di assoluzione con formula piena che proprio non vuole accettare. A sfogarsi è la mamma della bambina (all’epoca dei fatti di nove anni) che aveva denunciato di aver subito violenze da un 65enne loanese, accusato di aver abusato di lei con baci e carezze nelle parti intime. Dopo un lungo processo, al termine del quale l’uomo è stato appunto scagionato da ogni accusa, la madre della piccola non è riuscita a trattenere la sua sorpresa per il verdetto.

“Non posso accettare una sentenza di assoluzione con formula piena perché il fatto non sussiste. La sottoscritta e mia figlia siamo rimaste incredule, sbalordite, non sapevamo davvero che dire. Forse disperate è il termine più corretto. So per certo che lei ha detto la verità e che è attendibile, invece hanno fatto di tutto per screditarla. Anche nei miei confronti sono state prodotte dichiarazioni contraddittorie, senza riscontro, solo per mettermi in cattiva luce davanti ai giudici del Collegio” dice la madre della bambina.

La vicenda era nata a seguito della denuncia presentata dalla psicologa (e supportata dal pediatra della bambina) alla quale la madre si era rivolta dopo aver notato la figlia manifestare un certo disagio, ma dopo parecchio tempo rispetto al fatto contestato (che risale al 17 agosto del 2006). L’uomo era entrato in contatto con la famiglia grazie ad una conoscenza sul lavoro della stessa madre. “Il problema è stato l’andamento delle indagini ed il successivo iter processuale nel quale non sono stati prodotti effettivi riscontri peritali e scientifici sul caso e non è stato eseguito alcun incidente probatorio” spiga ancora la mamma della bambina, “così dalle testimonianze maturate ha prevalso l’estraneità dell’uomo agli abusi subiti da mia figlia. Testimonianze poco chiare, vaghe e non precise rispetto ai fatti e alla sua giusta contestualizzazione. Per noi inaccettabile dopo anni davvero difficili nei quali speravamo di avere giustizia, invece…”.

Sul caso tuttavia anche il pm della Procura di Savona ha chiesto un’assoluzione (il caso era stato già archiviato nel 2010 ma poi ripreso con l’intervento del legale della famiglia della bimba), ma con “formula dubitativa”. Ora alla famiglia non resta altra strada che ricorrere in Appello, ma solo per la parte civile in quanto sul fronte penale l’iter giudiziario si è ormai concluso. L’avvocato Lucrezia Novaro attende di conoscere le motivazioni della sentenza per capire le possibilità di manovra in caso di ricorso in sede civile.

Un processo ed un caso di abusi sessuali finito alla ribalta anche per il presunto coinvolgimento di Don Luigi Fusta, ex parroco dell chiesa di San Nicolò a Pietra Ligure, accusato di favoreggiamento in quanto avrebbe “protetto” il 65enne loanese intimando alla famiglia di non sporgere denuncia, come in un primo tempo è stato fino all’intervento della psicologa interpellata dalla madre. Ora, con la sentenza di assoluzione, verrebbe a mancare anche il presupposto del reato di favoreggiamento e quindi cadere l’ipotesi di accusa per il parroco: la prossima udienza del processo a carico del sacerdote è stata fissata per gennaio 2015.

Ma il caso della bambina è ancor più delicato di quanto appaia, infatti è in corso un secondo procedimento per una vicenda di altri abusi che avrebbe subito da un parente, nel giugno del 2011, con l’udienza preliminare fissata davanti al Gup del Tribunale di Savona per il prossimo novembre. Il giudice dovrà esprimersi sul rinvio a giudizio o meno dell’indagato. Anche in questo caso i fatti sono emersi dopo circa un anno, con un’altra denuncia presentata dalla madre alla polizia, con il via alle indagini fino all’attuale fase giudiziaria. “Siamo davvero sfiduciati. Ora sentiremo il nostro legale e vedremo il da farsi sia su un possibile appello per la prima vicenda quanto su questo secondo caso che ha riguardato ancora mia figlia ho paura che finirà come il primo” conclude amareggiata la madre della bambina.

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