Vado Ligure. “La Regione non tiene in minima considerazione quanto contenuto nell’istanza di sequestro dei due gruppi a carbone e il rigetto della successiva richiesta di dissequestro e ci riprova partorendo una delibera che ricalca fedelmente la ‘porcata’ che aveva portato all’Aia transitoria di qualche anno fa”. La critica giunge dal Movimento 5 Stelle dopo il via libera dell’amministrazione ligure alla richiesta di nuova Aia per la centrale Tirreno Power a Vado Ligure.
“In sostanza l’azienda potrà ripartire da subito a bruciare carbone e inquinare come al momento del sequestro – attaccato i grillini – Sarebbe più logico semmai adeguare gli impianti e solo dopo ripartire con la produzione e le emissioni all’interno dei limiti delle Migliori Tecnologie Disponibili, visto che la sentenza del tribunale ha messo nero su bianco che le emissioni della centrale hanno causato centinaia di morti e migliaia di ricoveri ospedalieri”.
“È gravissimo poi che Burlando e la sua giunta dicano che la qualità dell’aria non è migliorata, contraddicendo quelle che sono le recenti dichiarazioni del direttore dell’Arpal – prosegue il M5S -. Inoltre, la rete di centraline posizionate nella zona è tecnicamente inadeguata ed ha una collocazione non mirata al monitoraggio della centrale”.
“Siamo di fronte ad un’azienda che non ha mantenuto gli impegni presi e le promesse fatte’, come possono ora, secondo Burlando, divenire interlocutori credibili?”, chiedono infine gli attivisti.