Savona, i medici si confrontano su disagio professionale e stress lavorativo

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Savona. I medici si confrontano sul disagio professionale e lo stress lavorativo alla ricerca di contromisure e rimedi che possano permettere quella serenità professionale a garanzia di una migliore qualità di cure per i pazienti. Il III° Forum Sanità, che si terrà al campus universitario di Legino sabato 11 ottobre, affronterà proprio questi problemi.

In particolare si tratterranno le novità in tema di obblighi assicurativi, normative fiscali, responsabilità professionale, informatizzazione della cartella clinica, appropriatezza prescrittiva e dematerializzazione della ricetta. Inoltre durante i lavori congressuali saranno esposti i risultati di un questionario sul disagio lavorativo.

“Sicuramente il medico stressato, assillato dai mille obblighi burocratici e dai pesanti orari di lavoro, vede sempre più ridursi il tempo di visita – spiegano gli organizzatori del convegno – Non parliamo poi del tempo di ascolto del paziente che sembra ormai un retaggio del passato. In questa condizione l’errore medico è sempre dietro l’angolo con pericolosi risvolti oltre che sulla salute del paziente anche sugli aspetti di responsabilità del medico”.

“Il medico ha ragione di esistere se in grado di tutelare la salute dei pazienti – dichiarano – L’Ordine deve garantire che gli iscritti agli albi professionali abbiano le competenze dovute e sempre aggiornate ma al tempo stesso deve provvedere a tutelare il decoro della professione, non inteso come un privilegio di casta ma come elemento essenziale perché il medico possa svolgere con competenza e dignità il compito che gli è stato affidato”.

Accanto ai lavori scientifici vi saranno alcuni importanti momenti celebrativi quali la premiazione del 50° di laurea, il giuramento dei neolaureati e il conferimento del premio “Salvatore Catellani”, primo presidente dell’Ordine dei Medici.

“Siamo estremamente lieti che quest’anno il premio venga conferito all’Associazione ‘Savona nel Cuore dell’Africa’, che rappresenta in modo esemplare una delle funzioni sociali del medico con il suo impegno a realizzare progetti di aiuto per le popolazioni della Repubblica Centro Africana a stretto contatto con le realtà locali nel pieno rispetto delle tradizioni del posto”, spiegano gli organizzatori.

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