Politica

Leopolda 5, Vazio protagonista al tavolo della Giustizia: “Dibattito stimolante”

Albenga. Franco Vazio è stato tra i protagonisti della “Leopolda 5” andata in scena nell’ultimo fine settimana a Firenze. Il deputato di Albenga ha infatti coordinato il “tavolo 52”, quello dedicato alla giustizia, intorno al quale si sono svolti dibattiti e discussioni su come riformarla.

Nell’arco di tutta la durata della manifestazione, che ha riunito a Firenze i renziani, Vazio ha costantemente aggiornato attraverso i social e la Rete dell’andamento dei lavori del tavolo 52. Questo il bilancio dell’esponente ingauno del Pd al termine dell’evento: “E’ stato un tavolo con una grandissima partecipazione (oltre 30 persone) e con interventi, stimoli e contributi forti e molto qualificati. Si sono illustrati i 12 temi presentati dal Governo sul tema Giustizia e si è aperto quindi il dibattito”.

“È stato molto apprezzato che nei temi prioritari del Governo Renzi la Giustizia riveste un ruolo centrale e prioritario. C’è la convinzione che su molti dei temi affrontati nel dibattito, si è imboccata la strada giusta; forse per la prima volta” spiega Vazio che, punto per punto, spiega i risultati ottenuti nei tre giorni di Leopolda: “E’ stato apprezzato il tentativo di accelerare il processo di informatizzazione della Giustizia, ma si ritiene che tale sforzo vada accentuato, sia nel processo penale che in quello civile, amministrativo e tributario. Documenti digitalizzati e consultabili on line; si è poi parlato di efficientamento del processo penale attraverso la specializzazione, una qualche regolamentazione dell’esercizio dell’azione penale e procedimenti estintivi del processo (per casi poco rilevanti) di fronte al risarcimento del danno e all’eliminazione degli effetti del reato; separazione delle funzioni: giudicante ed inquirente. Non nel senso punitivo, ma per favorire una maggiore competenza e per tener conto che le due funzioni sono ispirate a due diverse filosofie: imparzialità e incisività nell’azione di parte”.

“Si è parlato anche di semplificazione della legislazione sostanziale e delle procedure, soprattutto per le cause di modesto valore; di accentuazione delle procedure di conciliazione e mediazione extragiudiziale, anche attraverso l’attribuzione di incentivi e preclusioni; di creazione di un procedimento per investire una sezione della Cassazione al fine di affrontare temi ricorrenti ‘seriali’ sia nel penale che nel civile, e quindi stabilire principi e direttive: questo per avviare un processo deflativo e per evitare innumerevoli ed inutili impugnazioni; di investire risorse per organici amministrativi e della magistratura. Se la Giustizia è una priorità, anche per lo sviluppo economico del paese, non può essere una ‘Cenerentola’ nelle risorse assegnate; è stato mostrato apprezzamento verso la negoziazione assistita e i processi che scoraggino liti temerarie e resistere in giudizio quando si ha manifestamente torto” aggiunge Vazio.

“Infine – conclude il deputato ingauno – si è discusso di responsabilità dei magistrati che sbagliano. Non azioni dirette che intimoriscono, ma basta filtri che impediscano l’azione e della giustizia amministrativa che non può bloccare appalti per opere pubbliche che sono fondamentali per la sicurezza pubblica: in questi casi il risarcimento dei danni deve intervenire in un secondo tempo e colpire chi sbaglia”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.