Regione. Domani mattina la nostra testata pubblicherà in esclusiva un sondaggio politico-elettorale sulle prossime primarie del centrosinistra per la scelta del candidato presidente in vista delle prossime elezioni regionali 2015.
Come fatto in altre occasioni, le provinciali del 2009 e le regionali del 2010, IVG.it si è voluta distinguere commissionando un’indagine professionale. Sono stati quasi 800 i liguri intervistati attraverso il sondaggio dal quale emergono dati molto interessanti e per molti versi contrastanti rispetto ad altre tendenze recentemente pubblicate.
L’azienda che si è occupata della rilevazione, Opimedia, è ligure, di Varazze per la precisione, ed opera nel settore dal 1999. Ha svolto e svolge ricerca socio-politiche in tutta Italia, ma rimane particolarmente specializzata nell’analisi dell’area ligure. Alle ricerche demoscopiche ha affiancato da tempo l’attività legata alla consulenza nella comunicazione pubblica e istituzionale. Opimedia fa capo a Paolo Ghibaudo, cultore della materia, dottore di ricerca presso l’Università di Pisa e autore di pubblicazioni specializzate.
Per comprendere meglio la tipologia di rilevazione effettuata abbiamo intervistato il titolare della società Paolo Ghibaudo:
Perché un sondaggio sulle Primarie del centro sinistra in questo momento, a tanti mesi dalle elezioni regionali del 2015? Abbiamo voluto realizzare una ricerca di approfondimento rispetto ad un avvenimento politico che potrebbe, con buona possibilità, determinare il nome del prossimo presidente della Regione Liguria.
Quali sono i dati più significativi? La situazione in realtà è ancora piuttosto fluida, con un parterre di candidati non ancora definito ufficialmente. Proprio per questo appare interessante capire meglio le potenzialità e la profilazione di chi, ad oggi, si è già candidato ufficialmente alle Primarie. Tra questi compaiono l’assessore regionale Raffaella Paita, il sindaco di Savona Federico Berruti e il dirigente del PD genovese Alberto Villa. Significativa anche la possibile candidatura di Ferruccio Sansa che andrebbe a coprire una fetta di elettorato con la quale nessuno dei tre candidati ufficiali attuali pare essere in sintonia.
Lunardon lo avete preso in considerazione? Al momento no. Abbiamo preso in considerazione le figure che hanno annunciato la loro candidatura ufficialmente.
Cosa potrebbe influire di più fino allo svolgimento delle Primarie sui dati raccolti? Ovviamente la presentazione di altri candidati. In questo caso per certi versi si ricomincia daccapo. E’ un po’ come un mazzo che viene rimescolato. Come detto la situazione è molto fluida.
Solo quello …? No, anche il numero dei votanti e la loro motivazione a partecipare è decisivo. Proprio per questo un aspetto che la ricerca Opimedia Consulting ha voluto approfondire anche la propensione a recarsi a votare in occasione delle elezioni Primarie; questo tema sarà uno degli elementi principali che definiranno i risultati finali. Esiste in realtà una folta area grigia di elettori, non motivatissima, che si potrebbe attivare solo a fronte di spinte emotive particolarmente forti e percepite come tali.
Vi è molto interesse per le vicende delle Primarie tra i non addetti ai lavori? Al momento direi di no. Vi è una quota di “motivati” sempre presente che può fare la differenza soprattutto in presenza di poca partecipazione. Occorre constatare tuttavia come più dei 2/3 dei liguri non si mostri né informato né particolarmente interessato alla procedura e discussione che porterà ad individuare il futuro Presidente della Regione Liguria.
Ci può fare una previsione su quanti parteciperanno? Diciamo che una stima di massima non è possibile farla. A influire in questi casi, come non mai, l’interesse dei media locali in prossimità del voto e la personalità degli stessi candidati a condividere le loro motivazioni.
Infine una piccola anticipazione sui dati: da questa rilevazione Raffaella Paita risulta in vantaggio sugli sfidanti. Il dato che colpisce però è che 2 liguri su 3 dichiarano di non conoscere nessuno dei candidati.