Liguria. “Non voglio che la mia vicenda venga strumentalizzata contro la Cgil che per me rappresenta il senso vero della mia esistenza”. Così Bruno Spagnoletti, ex responsabile economico Cgil e allontanato dal sindacato dopo la sua partecipazione a Leopolda e all’iniziativa politica di Matteo Renzi, torna sul suo caso e lo fa precisando alcuni aspetti, non senza durezza e polemica: “Continuo a vedere squallide provocazioni contro di me e leggere farneticanti lettere su siti ufficiali che aggravano ulteriormente la situazione e ai quali, Federico Vesigna compreso, risponderò con dovizia di particolari.
“Non c’è alcuna vendetta e alcuna epurazione, anche perché non c’era delitto e non c’era colpa; c’è stata e continua ad esserci una caduta di contenuti, stile e sensibilità che non apparteneva alla mia Cgil…” aggiunge.
“L’aver sottovalutato l’impatto che rendere pubblica e immediatamente operativa una decisione il 27 ottobre giorno dopo la Leopolda è da ebetini e supponenti in un quadro di decisioni surreale! grazie a Tutti di nuovo e chiudo, almeno spero!” conclude Spagnoletti.