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Camera di Commercio, il presidente Pasquale: “2015 ancora difficile, nonostante i tagli avremo le risorse per sostenere le imprese”

Savona. “Lo scenario economico è complicato, per l’Italia e per il savonese. In questi anni di crisi abbiamo visto un -5% di aziende presenti sul nostro territorio, un incremento della disoccupazione oltre il 10% e come conseguenza più diretta una calo negli impieghi del settore creditizio, che sono scesi del 2,3%”. Questa la difficile situazione illustrata dal presidente della Camera di Commercio Luciano Pasquale durante la relazione previsionale e programmatica 2015.

E sulla crisi che investe il settore industriale e non solo: “E’ vero, ci sono troppi alberi che cadono, ma c’è anche una foresta intorno che cresce…Dobbiamo lavorare su un sistema di imprese che lavora, esporta, all’insegna dell’innovazione e della presenza nei mercati, operando su efficienza e competitività: questo deve rappresentare una segnale di fiducia per l’economia savonese, ma anche essere sbocco concreto per opportunità di lavoro qualificato nel nostro territorio”.

“Per questo, la Camera di Commercio ha deciso di intervenire: i tagli del diritto annuale per l’ente camerale non dovranno avere conseguenze, quindi prenderemo le risorse dalle nostre riserve e forniremo ossigeno alle nostre imprese, garantendo gli stessi servizi. Dobbiamo sostenere le imprese in questa fase delicata” spiega ancora Pasquale.

“Sarà un intervento straordinario, che non arriverà ai 2,6 milioni stanziati quest’anno ma sarà quasi il doppio rispetto al milione che sarebbe stato compatibile con le entrate. Ma sarà anche un intervento irripetibile negli anni successivi se non cambierà il quadro delle risorse a disposizione”.

Credito attraverso i fidi, sostenere l’export, incentivare le reti di impresa ed il processo di aggregazione (il 99% delle aziende savonese ha meno di 10 dipendenti), oltre al rapporto scuola-lavoro, con l’obiettivo di avere le giuste professionalità in relazione alle richieste delle aziende. Questa la mission 2015 dell’ente camerale savonese.

“Il sistema economico ligure, nel suo insieme, perderà oltre 10 milioni di investimenti, che non potranno essere certo recuperati accorpando le quattro Camere di Commercio in una soltanto: mettendo assieme degli enti in difficoltà non si crea una forza.
Anticipando il disegno di legge sulla riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni, le Camere di Commercio italiane hanno elaborato un progetto di autoriforma che indica un percorso che consolidi il sistema camerale rilanciandone le funzioni strategiche per la crescita delle imprese e dei territori”.

“In questa prospettiva – sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Savona -, noi siamo impegnati a realizzare tutti i risparmi possibili e, nello stesso tempo, a ricercare ogni possibile fonte di nuovi ricavi. Gli interventi sul territorio saranno selezionati per settore e razionalizzati, con il coinvolgimento della Regione, di altri enti locali, delle fondazioni. L’incertezza della situazione ci obbliga a non andare oltre una programmazione annuale”.

Un processo di riorganizzazione sta coinvolgendo anche le Aziende speciali camerali che hanno sede ad Albenga. Il Laboratorio chimico e merceologico, già autosufficiente e con buone opportunità di crescita, è stato scorporato, liberando risorse che saranno utilizzate per dare più servizi alle imprese. L’azienda speciale CeRSAA, il polo di sperimentazione e assistenza agricola, rappresenta un fiore all’occhiello tra i centri di ricerca del settore ed ha notevoli possibilità di sviluppo, che potranno essere ulteriormente migliorate con un lavoro di razionalizzazione nell’ambito di tutte le strutture regionali operanti con scopi analoghi.

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