Regione. “Domani in aula non voterò il bilancio che questa giunta vuole fare approvare ad ogni costo”. Così dichiara Lorenzo Pellerano, consigliere regionale della Lista Biasotti, che ha presentato un documento che riassume in dodici pagine la vicenda della vendita degli immobili da Regione Liguria ad Arte, iniziata a fine 2011 ed esplosa a luglio 2014 quando l’operazione non ha superato il giudizio di parifica della Corte dei Conti.
“Come accaduto nel 2011, quando per primo sollevai molti dubbi sull’operazione di cartolarizzazione degli immobili regionali per tappare il disavanzo della sanità, la giunta Burlando si ripete, tralasciando di affrontare le richieste della Corte dei Conti, in primo luogo l’iscrizione nel passivo patrimoniale del debito di 103 milioni di euro relativo all’affaire Arte”, afferma Pellerano.
“Allo stato degli atti spetta alla Regione Liguria, nella sua autonomia, trovare le soluzioni ritenute più congrue – dice – È evidente che, dopo la pronuncia di inammissibilità del ricorso incassata dalle Sezioni riunite, la coalizione di maggioranza abbia fretta di superare gli imbarazzi, approvare i documenti, tirare dritto, senza attendere la pubblicazione delle motivazioni della Corte”.
“L’importante è far veloce – critica il consigliere – e metterci una toppa prima delle imminenti elezioni. Poco importa se questo e tanti altri problemi che la giunta Burlando ha generato o non affrontato negli anni si ripresenteranno a chi verrà dopo. La vicenda di Arte non è che l’ultima di una lunga serie: ciclo dei rifiuti, depurazione delle acque, messa in sicurezza dei territori. Tutto scaricato sulle spalle delle prossime generazioni”.
“C’è di mezzo la tenuta economica dell’ente e di una sua azienda strumentale – conclude – Aver deciso di zavorrare il bilancio di Arte significa zavorrare il futuro di tante famiglie nel mezzo di una crisi economica epocale”.