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Alluvione: respinte mozioni di sfiducia per Burlando e la Paita, non senza polemiche

Alluvione Genova: sabato

Regione. Il Consiglio regionale della Liguria ha respinto con 19 voti contro 9 la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Claudio Burlando presentata dalla minoranza di centrodestra per l’alluvione di Genova. Lo stesso Consiglio ha respinto la censura nei confronti dell’assessore alla protezione civile Raffaella Paita con 19 voti contro 8. Oggi seduta del Consiglio regionale interamente dedicata all’evento alluvionale, con un lungo dibattito.

“Certo, la reazione è stata un po’ condizionata dalla mancata allerta, quindi vi sono stati tempi di reazione sicuramente condizionati anche da questo elemento, ma i volontari sono stati da 400 a 800. Inoltre, è intervenuto l’esercito per aiutare i soccorsi”. Paita ha ribadito di essere stata sempre in contatto con i sindaci dei Comuni colpiti dall’alluvione e di essere restata nella sala operativa fino alla notte successiva. Di lì gli incontri con il prefetto Gabrielli con il ministro Galletti e il ministro della difesa Pinotti per organizzare gli interventi di soccorso, di messa in sicurezza del territorio e per organizzare lo stanziamento di fondi destinati alle popolazioni danneggiate.

“La Regione Liguria ha messo a disposizione le risorse per le imprese colpite dall’alluvione. Il bando sarà approvato nei prossimi giorni. Abbiamo chiesto al Governo di fare la propria parte per destinare alle imprese risorse fino a 80 milioni di euro. Accanto a queste iniziative, abbiamo impostato un lavoro organizzativo di più lungo periodo. Nei giorni scorsi ho interloquito con il prefetto Gabrielli e ho chiesto un supporto della Protezione civile nazionale anche in questo lavoro di riorganizzazione, che avverrà con l’ausilio dei migliori esperti italiani in materia. Ci vedremo domani. Io, quindi, non sono mancata un minuto: questa lettura è semplicemente falsa. Lo dico nei confronti di tutti coloro che, anche per fini politici, hanno colto l’occasione per attaccare la sottoscritta. La parte più responsabile della minoranza ha dichiarato chiaramente che questo non è il tempo delle polemiche, ma della ricostruzione e ha anche sottolineato che questa delega è nelle mie mani da soli 2 mesi”.

Tra le iniziative consiliari iniziative consiliari Marco Melgrati (FI) ha presentato un’interrogazione sugli allarmi sul maltempo diffusi in passato da Arpal spiegando che talvolta gli allerta meteo 1 e 2 sono risultati parzialmente o totalmente ingiustificati. “Poiché l’allerta meteo – ha spiegato – determina una serie di misure precauzionali (evacuazione di abitazioni in zone a rischio idrogeologico, chiusura delle scuole ecc) Melgrati ha auspicato un maggiore equilibrio nel diramare gli allarmi chiedendo, in tal senso, l’intervento della giunta e quanti siano gli impiegati regionali di Arpal e i costi della struttura”.

E non manca la polemica politica, come nel caso della Lega Nord e del segretario regionale Sonia Viale: “È molto eloquente la stampella data da alcuni esponenti del centrodestra, che non hanno firmato la mozione di sfiducia presentata per chiedere le dimissioni di Burlando a seguito dell’alluvione che ha colpito Genova. L’appoggio garantito a Burlando & C. da parte di alcuni consiglieri della minoranza, in particolare del gruppo di FI, sono la dimostrazione del totale disorientamento interno al partito in Liguria, che non sa più da che parte andare e con chi stare. Pensavamo che dopo l’asse durato anni tra Burlando e Scajola, qualcosa cambiasse, invece Biasotti e Forza Italia proseguono sulla stessa linea. L’appoggio alla maggioranza da parte di esponenti di primo piano di Forza Italia copre le responsabilità politiche, palesi, della sinistra e del Pd in particolare che hanno messo in ginocchio Genova e la sua provincia”.

“È altrettanto evidente che oltre al disorientamento del centrodestra in Liguria si assista a una vera e propria guerra tra bande nel Pd, diviso tra gli oltranzisti del “re Burlando” e chi guarda con favore al figlio di un ex sindaco di sinistra, oggi vicino ai Cinque Stelle”.

“In questo scenario caotico e con troppi “cambia bandiera”, la Lega Nord non torna indietro e si conferma unica forza politica alternativa alla sinistra in Liguria. Pertanto la Lega continuerà, in ogni sede, a fare opposizione al sistema PD che ha portato la nostra regione sull’orlo del baratro, nello stato dell’emergenza continua: da quella alluvionale ai rifiuti, per ora tamponata anche grazie alla solidarietà verso i liguri dimostrata dal governatore della Lombardia Maroni, venuto in soccorso di Genova accogliendo i detriti alluvionali accatastati a due passi dal centro città” conclude Viale.

“La maggioranza non dispone dei numeri per poter andare avanti. Se oggi la minoranza avesse deciso di uscire dall’aula, sarebbe venuto a mancare il numero legale, ma Forza Italia non è voluta uscire, restando in Consiglio. La maggioranza si è così salvata, un po’ per NCD, che le ha fatto da stampella con i suoi due voti, un po’ perché Forza Italia non ha voluto essere forza di minoranza fino in fondo. Questo fallimento nel fare opposizione, ha purtroppo tenuto in piedi Burlando, con soli 17 voti: peccato per l’occasione mancata” ha affermato Francesco Bruzzone (Lega Nord).

“Ancora una volta l’opposizione di centro destra ha dimostrato tutta la propria fragilità e inconsistenza politica. Le mozioni di sfiducia presentate del tutto immotivatamente contro il presidente Burlando e l’assessore Paita non sono riuscite a raccogliere neppure tutti i voti della minoranza. Al contrario il gruppo di Forza Italia si è spaccato e il vice presidente Morgillo è intervenuto in aula motivando la mancata condivisione delle mozioni di sfiducia e i consiglieri del Nuovo centro destra hanno votato contro” ha sottolineato il capo gruppo Pd Nino Miceli.

“E’ apparsa del tutto evidente la strumentalità politica e l’inconsistenza delle motivazioni addotte per la presentazione delle mozioni di sfiducia. Motivazioni che sono sembrate più dirette contro un assessore forte come l’assessore Paita, possibile candidata alla presidenza della Regione, piuttosto che su fatti concreti”.

“Pensiamo che i cittadini di Genova che hanno subito danni dalla recente alluvione non abbiano bisogno di questo. Verso quei cittadini noi abbiamo il dovere di offrire risposte concrete, come lo stanziamento di oltre 20 milioni di euro che questa mattina il Consiglio Regionale ha votato, con l’astensione dei soli tre consiglieri della Lega Nord e della consigliera Della Bianca, e che permetterà di far arrivar nel giro delle prossime settimane i risarcimenti a chi ha subito danni, con procedure semplificate” conclude Miceli.

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