Urbe. “L’assemblea del 5 settembre organizzata dalla nuova amministrazione comunale per giustificare e spiegare l’aumento dell’Imu al 9% dopo solo 3 mesi dall’insediamento è stata null’altro che un processo pubblico alla precedente amministrazione”. A dichiararlo gli esponenti della lista civica “Insieme per Urbe”.
“Come succede a seguito di aggressioni ingiustificate e strumentali, a volte si è incapaci di reagire in modo adeguato, anche per i tempi ristretti, così noi amministratori uscenti siamo rimasti letteralmente sbigottiti dagli attacchi violenti e astiosi rivolti al nostro operato – proseguono – L’incredulità, lo sconcerto che ci ha visti inaspettatamente imputati ci hanno impedito di difenderci adeguatamente dalle accuse e di salvaguardare onorevolmente la nostra passata amministrazione e soprattutto tutti coloro che ci hanno dato la loro fiducia negli anni e in occasione delle ultime elezioni”.
“Non è mai capitato in nessun Comune che l’amministrazione appena insediata metta palesemente gli amministratori del precedente mandato, che oltretutto hanno offerto collaborazione per il bene comune, sul banco degli imputati – affermano i rappresentanti della lista – Ciò denota a nostro avviso una mancanza di sensibilità che eticamente rispecchia la radicalità dei personaggi e degli atteggiamenti, che in futuro denoteranno i relativi comportamenti”.
“Avremmo collaborato volentieri con la nuova giunta, pur nella distinzione dei ruoli – concludono – ma la nostra offerta non è stata nemmeno presa in considerazione”.