Savona. Sarà effettuata lunedì pomeriggio l’autopsia sul corpo di Luisa Bonello, la donna che si è suicidata ieri mattina, sparandosi un colpo di pistola. Il compito spetterà al medico Marco Canepa.
Nonostante sia appurato che si tratti di un estremo gesto autolesionistico, il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro, che coordina le indagini, vuole andare fino in fono e chiarire ogni aspetto sulla morte della donna, pertanto ha deciso di disporre l’autopsia.
La Procura ha aperto un fascicolo d’indagine a carico di ignoti per istigazione al suicidio. La donna, in passato, denunciò presunti casi di pedofilia nel Savonese. Aveva iniziato ad occuparsene raccogliendo la testimonianza di alcuni suoi pazienti vittime di abusi e si era recata anche in Vaticano, per consegnare i documenti raccolti alla Commissione contro la pedofilia.
Luisa Bonello, che aveva 53 anni, svolgeva la professione di medico di famiglia. Abitava nel quartiere di Valloria, a Savona, in via Genova. Prima di compiere il tragico gesto ha lasciato un messaggio per l’ex marito, il medico Mauro Acquarone, molto conosciuto in città, chiedendogli perdono.
La donna si è sparata con una pistola semiautomatica calibro 9×21, regolarmente detenuta insieme ad un’altra pistola e a cinque fucili da caccia. Secondo gli accertamenti condotti dalla polizia la donna soffriva di una forte depressione, che era peggiorata nelle ultime settimane.