Cronaca

“Più libero di prima”, il film su Tomaso Bruno è quasi realtà: mancano 1.000 euro per completarlo

Albenga. 1.210 euro. Soltanto 1.210 euro: ecco quanto manca al team creativo di “Più libero di prima”, il film sulla storia di Tomaso Bruno, per poter tradurre in realtà il proprio progetto.

E’ infatti quasi al traguardo la raccolta fondi lanciata dai curatori su Indiegogo, un portale di crowdfunding. Si tratta di un sistema, come il celebre Kickstarter, che permette ai comuni cittadini di sostenere con piccole offerte i nuovi progetti, ottenendone in cambio piccoli o grandi vantaggi a seconda dell’entità dell’offerta: dal semplice ringraziamento ad una cena e un’anteprima.

Il film, racconta lo staff del regista Adriano Sforzi, è quasi pronto: “Siamo già stati in India nel settembre 2013 – scrivono – in occasione dell’allora presunta sentenza della Corte Suprema, poi per l’ennesima volta rinviata. Abbiamo già effettuato interviste e riprese, reperito gran parte dei materiali di archivio e scritto soggetto, trattamento e sceneggiatura. Abbiamo già messo al lavoro il compositore della colonna sonora”. Lavoro la cui copertura finanziaria è stata garantita da Piemonte Doc Film Fund e dallo sforzo dei produttori, Articolture e Ouvert.

Mancano però ancora i soldi per portare di nuovo il regista e la troupe a Varanasi, e poi a Nuova Delhi: “Non possiamo chiudere il film senza assistere – e farvi assistere – alla sentenza definitiva della Corte Suprema Indiana. Nel bene e nel male, dobbiamo essere lì, e voi con noi”.

Una trasferta che, ovviamente, ha dei costi. Tra noleggio delle attrezzature, compenso dell’operatore video, voli, pernottamenti, vitti e spostamenti il totale è di 10.680 euro, una cifra considerevole. Impensabile però rinunciare a quel viaggio: è lì che verrà deciso il destino di Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni.

Ecco allora l’idea: lanciare una campagna di crowdfunding per racimolare quella cifra. “Abbiamo bisogno di persone che vogliano approfondire il senso del proprio essere cittadini, non solo italiani, ma del mondo – scrive Sforzi – E che vogliano vedere, con i propri occhi, cosa accadrà alla Corte Suprema di Nuova Delhi: immagini che, qualsiasi cosa mostreranno, saranno una svolta nella vita di Tomaso e di Elisabetta, ma anche di molte altre persone”.

La sottoscrizione parte da 5 euro, cifra che garantisce il ringraziamento sul sito, con offerte sempre crescenti che danno diritto via via all’inserimento del proprio nome nei titoli di coda, ad uno shopper del film, gli adesivi dell’ass. “Alziamo la Voce”, una visione in anteprima streaming, un’edizione speciale del DVD di “Più libero di prima”, una locandina con dedica della troupe, l’ingresso per 2 persone alla prima, una stampa numerata dell’illustratrice Olga Tranchini e una cena per 2 con proiezione privata dal film insieme al regista e la troupe.

Fino ad arrivare all’offerta massima, 1000 euro: un’offerta già fatta da un anonimo sostenitore, che grazie al suo gesto sarà inserito nei titoli di testa del film, sotto la dicitura “Con il sostegno di”.

La campagna, come detto, è quasi giunta al termine. Lanciata lo scorso 26 agosto, ha raccolto in poco più di un mese 9.470 euro, l’89% della cifra richiesta: 168 i sottoscrittori che finora hanno donato, tra entità giuridiche (come l’Arci di Savona o l’Albenga Calcio) e tanta gente comune. Per chi volesse contribuire, c’è tempo fino al 15 ottobre.

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