Sport

La tecnica calcistica individuale ed applicata: le considerazioni del selezionatore tecnico Felicino Vaniglia

DSC 8750

Savona. “Nel corso dell’ultima settimana sportiva, durante lo svolgimento delle palpitanti gare che si sono svolte all’interno di interessanti manifestazioni riservate al calcio giovanile a cui ho assistito (come il Torneo di Brentonico categoria Esordienti 2002 vinto dal Verona, il Triangolare Rossoblu di Vado categoria Giovanissimi 2000 aggiudicato al Genoa ed il Memorial Comparato di Cairo categoria Allievi B 1999 conquistato dalla Carlin’s vittoriosa sul Savona dopo i tiri di rigore), prestando la mia consueta attività di supporto collaborativo alle società organizzatrici attraverso i colloqui con i vari mister e dirigenti addetti ai lavori aventi per oggetto ‘Lo sviluppo della tecnica nei vivai’ ho potuto verificare come la stragrande maggioranza dei protagonisti interpellati fosse conforme alla seguente affermazione: ‘Da diverso tempo ma in special modo ultimamente il tasso tecnico del calcio è decisamente scaduto al punto che non si vedono più giocatori in grado di effettuare gesti tecnici tali da esaltare ed emozionare gli spettatori che tanto amano questa nobile arte'”. Sono le parole del selezionatore tecnico delle rappresentative provinciali, Felicino Vaniglia.

Vaniglia affronta così il discorso relativo alla tecnica calcistica individuale ed applicata. “Non credo – dichiara – che si tratti semplicemente del solito luogo comune del voler affidare il proprio ‘modus cogitandi’ ad una di quelle consute frasi trite e ritrite che hanno persino smesso di avere senso o valore, ma penso invece che varrebbe la pena di affrontare questo argomento approfondendolo con l’aiuto di quanti vorranno dare il loro prezioso contributo a proposito”.

“Dal mio punto di vista – afferma – ritengo che molto probabilmente ci sia qualcosa di vero in questa così gettonata considerazione, poiché è innegabile che il movimento calcistico nel mentre abbia subito una forte evoluzione a livello tattico; parimenti questa fenomenologia non sia stata supportata da un adeguamento dei metodi di allenamento della tecnica calcistica a livello junior. Per giocare in ‘questo calcio’ (ho potuto constatarlo ‘de visu’ nel mio recente blitz in Germania) ed in quello del futuro credo infatti, che sarà necessario acquisire una tecnica elevatissima ma soprattutto esperibile in velocità ed ‘intelligente’. L’evoluzione tecnico-tattica del gioco del calcio ha infatti ridotto i tempi e gli spazi d’esecuzione dei gesti ‘fondamentali’. Nel calcio moderno diverrà sempre più indispensabile aumentare le abilità tecniche dei calciatori, adeguando metodi e attività di allenamento alle nuove richieste di gioco indipendentemente dal modulo che si dovrà interpretare”.

“Pertanto – prosegue Vaniglia – sembra evidente che il ‘muscolo principale’ da allenare per cercare di migliorare la tecnica sarà proprio il cervello e che di conseguenza i metodi su cui occorrerà orientare l’attenzione dovranno necessariamente fondarsi sulle ‘teorie dell’apprendimento’. Ma mentre alcune di queste tradizionalmente introdotte nelle nostre scuole-calcio nazionali tendono a concepirlo come un mero processo meccanico senza l’intervento da parte della coscienza individuale, altre, anche attraverso le ricerche scientifiche d’avanguardia sulla fisiologia del cervello (vedi le più recenti correnti pedagogiche) si ritengono alternative a questo pricipio, come per esempio quella dell’apprendimento secondario o intelligente che risulta al momento essere una delle teorie più accreditate”.

“Nel dettaglio, essa (è bene ricordarlo) – spiega il selezionatore tecnico – presuppone la cosiddetta ‘messa in situazione’ e si suddivide in tre fasi: 1) la prima fase, esplorativa o dell’esperienza, serve a comprendere la situazione; in essa il giocatore verifica praticamente il problema per costituire le associazioni tra leinformazioni e le esperienze precedenti; 2) nella seconda fase, dissociativo-percettiva o della razionalizzazione dell’esperienza, il soggetto ha chiara la coscienza dello scopo da raggiungere e programma in modo preciso le azioni muscolari da compiere; 3) l’ultima fase è quella di stabilizzazione o globalizzazione dell’esperienza; in essa si collocano le ripetizioni della situazione al fine di automatizzare tutte le azioni”.

“Come evidente – prosegue -, nell’apprendimento intelligente l’automatismo è fissato in modo plastico e ciò permette di riutilizzarlo o modificarlo in situazioni diverse; ecco perché adottare come metodo di allenamento le situazioni semplici e complesse di gioco, può risultare senz’altro una scelta appropriata poiché si tiene in considerazione un apprendimento intelligente della tecnica e della tattica.Per questi motivi, continuerò sempre a sostenere che la tecnica sia il presupposto fondamentale da inseguire (da porre al centro), e poiché la tecnica è di fatto strumentale e non è fine a se stessa, ritengo che diventerà obbligatoriamente il mezzo per concretizzare l’intenzione tattica che la situazione richiede. D’altronde l’esperienza diretta sul campo (se pianificata ed organizzata seguendo i dettami del caso) potrà dimostrare agli istruttori e ai tecnici dei giovani calciatori, come offrire un obiettivo da raggiungere esalti la motivazione e l’impegno dei giocatori ben più di una tradizionale ripetizione estetica di un fondamentale tecnico senza un preciso scopo”.

“In piena sintonia con i nuovi indirizzi federali ed uniformemente a quanto ho potuto apprendere grazie al percorso di riaggiornamento che ho effettuato nel 2014 visitando realtà di prima fascia quali Barcellona-Arsenal e Bayern, non ho difficoltà – conclude Vaniglia – a sostenere che nello scegliere le attività da proporre via via ai ragazzi che si allenano, diventerà sempre più indispensabile (questo dovrà essere premurosamente seguito dagli addetti preposti) che i gesti tecnici vengano realizzati attraverso: 1) la memorizzazione della prestazione; 2) una velocita’ adeguata ai ritmi della gara in itinere; 3) la realizzazione dei ‘fondamentali’ nelle zone di campo appropriate”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.