Gianfranco Funari, la lapide non piace al Comune di Boissano. La figlia Carlotta: “Atteggiamento di chiusura”

lapide Funari

Boissano. Una lapide realizzata da un artista, non gradita dalla Giunta comunale. Fa discutere, a Boissano, la targa commemorativa dedicata a Gianfranco Funari, conduttore televisivo e cabarettista italiano deceduto 6 anni fa.

La figlia Carlotta, dopo il rifiuto dell’amministrazione comunale di esporla, si rivolge direttamente al sindaco Rita Olivari con una lettera.

“Mio padre, come tanti sanno, ha scelto di vivere gran parte della sua vita a Boissano – scrive – e per un lungo periodo anche insieme ai suoi genitori, dopo che si sono innamorati di questo incantevole paesino. Ha sempre, sia pubblicamente che in privato, elogiato e raccontato spesso in maniera poetica di Boissano e della gente di Boissano”.

“Tanti amici di papà – prosegue – ricordano ancora oggi quanto lui amasse sia il posto che le persone che definiva autentiche. Diceva spesso che riuscire a entrare nel cuore di un ligure era uguale a aver fatto 13. Mio padre aveva imparato a trattare e rispettare il carattere schivo dei liguri, talvolta diffidenti, finché non si rendevano conto con chi stavano trattando, ma ricordava sovente che molte delle persone più belle da lui conosciute erano liguri”.

“Oggi – spiega la figlia – mi ritrovo a subire un atteggiamento di chiusura e di rifiuto da parte del Sindaco di questo delizioso comune e in tutta onestà, oltre al fatto che non me lo aspettassi, mi risulta difficile comprenderne i motivi. Nell´incresciosa vicenda che ha riguardato la lapide di papà un Artista, Pep Marchegiani, colpito da tutto ciò si è generosamente offerto di donare una sua opera per omaggiare Papà”.

“Poiché, grazie al buon Dio – prosegue -, la cosa è riuscita a risolversi positivamente, in tempi non eccessivamente lunghi, ritengo quanto meno doveroso riconoscere il prezioso dono a questo magnifico artista, perché sono certa che mio padre l´avrebbe non solo apprezzata ma gli avrebbe strappato più di un sorriso”.

“Pare, secondo questo Sindaco, sig.ra. Rita Olivari, che né a lei, né alla giunta, piaccia questa opera e proprio per questo motivo, rifiutano di ospitarla ed esporla in paese – ribadisce Carlotta Funari -. Dunque, sembra che i motivi siano prettamente di gusti personali e che non ve ne siano altri. Mi domando come tutto ciò sia possibile, e se ogni sindaco che ha apposto una statua nel paese in cui lavora avesse messo al primo posto il suo gusto personale e se a seconda di questo avesse deciso se farla apporre oppure no”.

“Forse sono troppo ingenua – conclude -, ma… davvero se un’opera non piace al sindaco di un paese, questa non può essere apposta?”.

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