Savona, il Comune ripianta l’albero per Marina Barlacchi e i vandali lo ridanneggiano: “Idioti, ci costano ogni anno 150mila euro”

Savona Villapiana - Giardini di via Verdi

Savona. Soltanto un giorno. Tanto è durata la nuova pianta dedicata a Marina Barlacchi, la volontaria savonese recentemente scomparsa: piantumata martedì, presa di mira dai vandali già mercoledì. Un triste deja-vu: la pianta originale, posta nel giardino dei Chinotti di Villapiana nel periodo estivo, era stata vandalizzata a fine agosto, in modo tanto grave da renderne necessaria la sostituzione.

“Nell’intento di onorare e ricordare i suoi cittadini migliori, nel periodo estivo l’amministrazione comunale aveva provveduto a piantumare un albero nei giardini di via Verdi in onore di Marina – ricorda l’assessore ai Lavori Pubblici, Franco Lirosi – Villapiana è il quartiere dove Marina ha sempre vissuto, distinguendosi per disponibilità verso tutti e per la sua propensione al volontariato”.

Alla fine del mese di agosto, però, l’alberello era stato manomesso e danneggiato in modo irreparabile da alcuni sconosciuti, che ne avevano scortecciato il tronco e divelto la targa commemorativa. “Un gesto idiota ed ignobile – lo aveva definito all’epoca lo stesso Lirosi – probabilmente frutto della voglia che alcuni hanno di distruggere quanto loro capita a tiro”.

Il comune non si è arreso: “Fermi nell’idea della difesa di quanti meritano la pubblica approvazione, nel pomeriggio di martedì 23 Settembre l’agronomo ha provveduto alla piantumazione di una nuova pianta in sostituzione di quella danneggiata: una ‘falsa canfora’, corredata anche di un collare a terra, per evitare ulteriori vandalismi di scortecciamenti basali”.

Ma già il giorno dopo la pianta è risultata danneggiata nel tronco, fortunatamente in modo più lieve rispetto al precedente. “Sono amareggiato e stupefatto – commenta amaro Lirosi – l’idiozia e la volgarità non hanno veramente limite. Ma personalmente, nonostante tutto, continuo a credere fermamente nella giustezza delle nostre azioni”.

Un gesto, quello di Villapiana, che purtroppo fa parte di un fenomeno ben più diffuso: “Ogni anno si debbono utilizzare dai 100 ai 150 mila Euro per ripristinare i danni da atti vandalici – rivela Lirosi – che prendono di mira tutta una serie di manufatti: lampadine, staccionate, fontanelle, pali, bacheche, cabine bus, sistemi di irrigazione, gabinetti pubblici e quant’altro ancora”.

“Che si tratti di stupidità o, come ormai qualcuno dice, di un attacco mirato alla appartenenza politica della persona, è poco importante – conclude l’assessore – la memoria di chi ha vissuto la vita impegnandosi per gli altri va tutelata e questa amministrazione continuerà a farlo”. E così, oggi si proteggerà la pianta con una recinzione metallica, sorretta da 4 pali in legno, e poi verrà riposizionata la targhetta ricordo. Nella speranza che questa volta i vandali stiano alla larga.

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