Cronaca

Cairo, Orlando non viene ma la polizia penitenziaria si fa sentire: “Basta con i tagli, ci hanno dissanguato” fotogallery

Cairo Montenotte. Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando sarebbe dovuto arrivare in visita a Cairo Montenotte per partecipare ad un convegno sulla formazione nella Scuola di polizia “Andrea Schivo”. Orlando ha annullato la visita e sarà sostituito da un vice Ministro. Il Sappe, comunque, coglie l’occasione della presenza di un rappresentante del Governo per un sit-in di protesta, in corso questa mattina.

Il sindacato della polizia penitenziaria protesta contro le scelte dell’amministrazione centrale. “Ricorre il sessantesimo anniversario della fondazione della scuola cairese – spiega Michele Lorenzo, segretario regionale del Sappe -. L’annuncio della presenza del Ministro per noi è stato motivante per poter esternare la nostra rabbia di poliziotti che per 365 giorni all’anno garantiscono la sicurezza sul territorio e al cittadino. A questo non corrisponde un dovuto riconoscimento da parte del Governo con il blocco del tetto salariale da ormai cinque anni. Il Ministro Madia ha annunciato un ulteriore blocco ancora per tutto il 2015”.

“Noi non ci stiamo, ormai ci hanno dissanguato – sottolinea Lorenzo -. Non vogliamo implementare ulteriormente il nostro Governo con il contratto, ma dateci quello che abbiamo già conquistato: i nostri scatti collegati alla nostra carriera e alla nostra promozione”.

“Inoltre – prosegue – questo momento è importante per denunciare le problematiche della Liguria penitenziaria, ormai abbandonata. Siamo sotto del 27% come organico di polizia penitenziaria e la popolazione detenuta continua a aumentare. A questo dobbiamo sommare un’assenza dei vertici dell’amministrazione penitenziaria: siamo senza provveditorato. Con noi oggi c’è anche il Piemonte che manifesta il disagio di un’altra regione abbandonata, sia come tetto stipendiale e anche come carriera. La Liguria dovrà essere soppressa e accorpata al Piemonte. Su questo non ci stiamo. Non si può gestire più di venti istituti quando aumentano in modo considerevole le nostre competenze: siamo senza automezzi, senza benzina. Basta con i tagli alle forze di polizia”.

Nicola Sette, segretario regionale del Sappe di Piemonte e Valle d’Aosta ribadisce: “Chiediamo al Governo più rispetto. Se loro vogliono essere rispettati, devono rispettare noi, che diamo sicurezza al territorio”.

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