Tribunale, la delegazione savonese ricevuta al Ministero: “Serve un nuovo palazzo”

Savona. Sono state il giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi e il sostituto Chiara Maria Paolucci, come previsto, a rappresentare le istituzioni giudiziarie cittadine al Ministero della Giustizia dove, questa mattina, era in programma un incontro per discutere delle gravi criticità del tribunale di Savona. Ad accompagnare le sostitute del presidente del tribunale Giovanni Soave e del Procuratore capo Francantonio Granero, c’erano anche il sindaco Federico Berruti ed il presidente dell’Ordine degli avvocati Fabio Cardone.

La delegazione savonese, che è volata a Roma con un ampio dossier sull’edificio, non è stata ricevuta dal Ministro Andrea Orlando, ma da due dirigenti del ministero: il capo di gabinetto del ministro, Giovanni Melillo, e il capo del Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria Mario Barbuto, già presidente del tribunale e della Corte d’appello di Torino. Al vertice, durato più di due ore, ha partecipato anche il deputato inguano Franco Vazio.

Un appuntamento che in un primo tempo era stato fissato per il 1° agosto, ma poi era slittato a questa settimana. Anche se fisicamente non erano presenti a Roma, Granero e Soave, che stanno seguendo da vicino il caso legato alle problematiche del tribunale, nei giorni scorsi avevano inviato una lettera proprio al Ministro Orlando.

In particolare sono tre i concetti che il Procuratore ed il presidente del tribunale avevano fissato nella lettera e che stamane sono stati ribaditi nell’incontro: la necessità di effettuare una nuova perizia “seria” sulle condizioni dell’edificio, il fatto che la struttura è inadeguata per reggere i ritmi e le esigenze della funzione giudiziaria e che si rende necessario mettere a disposizione un nuovo palazzo. Nello specifico la richiesta avanzata è quella di puntare su una nuova sede perché l’attuale, anche nel caso fosse messo in atto un restyling radicale, resterebbe comunque inadeguata. Proposte che non hanno ricevuto un no secco, ma che ovviamente andranno esaminate con attenzione. Ci saranno quindi nuovi accertamenti sui documenti, ma soprattutto un nuovo sopralluogo a palazzo di Giustizia da parte del Ministero.

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