Savona, rubato il defibrillatore pubblico di Zinola: nuova sottoscrizione per ricomprarlo

defibrillatore rubato zinola

Savona. Ci sono le brutte notizie, quelle che parlano della stupidità, dell’egoismo e della cattiveria umana, come quella del furto del defibrillatore pubblico di Zinola nella notte tra mercoledì e giovedì. E poi ci sono le belle notizie, quelle che testimoniano che le brave persone ancora esistono, e quanta solidarietà e generosità sono pronte a dimostrare: a sole 24 ore dal furto, è già partita una nuova sottoscrizione per ricomprare quel defibrillatore.

A promuoverla è la SMS Zinolese “Zinoa”, che si è subito attivata perché quel dispositivo, in grado di salvare vite umane, torni a disposizione del quartiere. “Ripartiremo da capo – annunciano i responsabili sulla loro pagina Facebook – ci autofinanzieremo, raccoglieremo i soldi e lo ricompreremo. Dimostreremo ancora una volta di cosa sono capaci le persone oneste per ricordare un caro amico”.

Quel defibrillatore, infatti, era stato installato un mese e mezzo fa in memoria di Luca Bolla, il giovane morto nel luglio del 2013 per arresto cardiaco. Proprio per tentare di prevenire altre morti come la sua la SMS aveva promosso una sottoscrizione per dotare il quartiere di un defibrillatore pubblico, che poi è entrato nel progetto Salvaterra di Croce Bianca Savona.

Un piccolo sogno, troppo grande però per spegnersi così, per l’incomprensibile gesto di uno sconosciuto. E quindi l’intero quartiere si è immediatamente mobilitato, di nuovo, per raccogliere i circa 1500 euro necessari all’acquisto. Il motivo è semplice, spiegano a Zinola: “Luca Bolla vorrebbe così”.

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